Ultima serata per Artecinema, in chiusura 10 film all'Augusteo

Ultima serata per Artecinema, in chiusura 10 film all'Augusteo
di Rossella Grasso
Domenica 14 Ottobre 2018, 13:42
3 Minuti di Lettura
Ultima giornata per Artecinema, Festival Internazionale di Film sull’Arte Contemporanea, a cura di Laura Trisorio. Chiusura in grande stile con ben 10 film che dalle 16 in poi si susseguiranno all'Augusteo. Apre la serata «Médiacité – La galerie marchande d'un designer», corto francese che racconta l'opera architettonica della Mediacitè. Vista dall’alto, assomiglia a un lungo serpente, a una balena, a un fiume. All’interno, invece, è un’enorme vetrata. Ideata dal designer israeliano Ron Arad, noto in tutto il mondo per i suoi mobili giocosi dalle forme arrotondate, la struttura si snoda per oltre 350 metri attraverso la Médiacité, un gigantesco centro commerciale, costruito a Liegi nel 2009 per rivitalizzare una zona industriale in dismissione. Alla Médiacité Arad è riuscito ad applicare le sue idee innovative a un progetto architettonico di ampia scala.

Alle 16.27 il lungometraggio «One Minute Art History», Cao Shu racchiude l’intera storia dell’arte in un cortometraggio sperimentale che dura poco più di un minuto. Nel corso del film il personaggio centrale compie piccoli movimenti quotidiani come fumare una sigaretta, controllare l’ora o bere un drink e attraversa i diversi stili che hanno caratterizzato la storia dell’arte, dall’antico Egitto alla Pop art. Poco più di un minuto per lasciarsi incantare da questa incredibile animazione. Poi una storia poco conosciuta con «Le faussaire de Vermeer», Ignorato dai critici che non gli riconoscevano nessun talento, il pittore olandese Han Van Meegeren, diventò un chimico autodidatta e un abile falsario. Fu uno dei più esperti contraffattori del ventesimo secolo e durante la Seconda guerra mondiale riuscì a vendere per cifre altissime i suoi falsi Vermeer che riproducevano perfettamente la tecnica e lo stile del pittore. Van Meegeren riuscì a raggirare numerosi direttori di musei e collezionisti, compreso il Maresciallo del Reich Hermann Goering.

Alle 17.45 «Lune» il film di Duccio Brunetti. Nel sistema solare se ne contano più di centocinquanta. Marte ne possiede due, Plutone cinque, Nettuno tredici, Saturno ventuno e Giove quarantasette. Solo Venere e Mercurio ne sono privi. Perché? Non lo sappiamo. Quello che sappiamo è che noi di satelliti ne abbiamo uno, la Luna. E se ne avessimo due? E se la Terra ne avesse sessanta? Lune è il racconto dell'installazione luminosa composta da sessanta lune disseminate nel centro storico di Spoleto realizzate da Giancarlo Neri nell’estate del 2017 per celebrare i sessant’anni del Festival dei Due Mondi. Alle 20.30 «Rachel Whiteread – Ghost in the Room» Un ritratto intimo della scultrice britannica Rachel Whiteread mentre prepara una grande retrospettiva alla Tate Britain di Londra. Il suo lavoro esplora i temi della memoria e dell’assenza, creando calchi da semplici oggetti domestici come lavandini o borse dell’acqua calda, fino ad arrivare a calchi di stanze o case intere. In questo film rivisitiamo il controverso lavoro intitolato House, una replica in scala reale dell’interno di una casa nell’East End di Londra che alimentò un acceso dibattito sull’arte contemporanea. L’artista ricorda quel giorno del 1993 quando fu la prima donna a vincere il Turner Prize e nello stesso giorno apprese che House sarebbe stata demolita e che sarebbe stata obbligata ad accettare un premio di protesta come «peggiore artista del mondo».

In chiusura, alle 22.25 «Andy Goldsworthy: Leaning into the Wind». Sedici anni dopo l’uscita del film Rivers and Tides, Thomas Riedelsheimer incontra di nuovo l’artista Andy Goldsworthy ed esplora l’evoluzione del suo lavoro durante questo lungo lasso di tempo. Leaning into the Wind, “affidarsi al vento”, mette a nudo lo spirito dell’artista rivelando la forza visiva e concettuale della sua arte. Andy Goldsworthy crea le sue opere usando unicamente materiali come pietre, foglie, rami, ghiaccio, neve o pioggia, sfruttando le condizioni atmosferiche e interagendo fisicamente in un intenso dialogo con la natura.
© RIPRODUZIONE RISERVATA