«Varcatuori», si presenta il libro «I napoletani non sono romantici» di Marzo Zurzolo

«Un vero e proprio viaggio per rievocare ricordi e sensazioni», così Marco Zurzolo spiega il suo nuovo libro

Si recupera l'evento con Marco Zurzolo per la presentazione del suo libro
Si recupera l'evento con Marco Zurzolo per la presentazione del suo libro
Giovedì 10 Novembre 2022, 11:49 - Ultimo agg. 11 Novembre, 14:06
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Si recupera felicemente domenica 13 novembre l’incontro con il musicista Marco Zurzolo, atteso alle 11 al Lido Varca d’Oro di Varcaturo per la sezione autunnale della rassegna «Varcatuori» ideata e coordinata da Vincenzo Imperatore. Non si esauriscono le storie, le avventure, i personaggi e gli autori con cui dialogare. E allora nella struttura diretta dal manager Salvatore Trinchillo questa volta il protagonista diventa il sassofonista/compositore Marco Zurzolo, autore de «I napoletani non sono romantici». Un libro immaginato e realizzato come un collage di momenti artistici e autobiografici. Sospese tra allegria e malinconia, le pagine emanano luci anni ’70 sfiorando il Conservatorio San Pietro a Majella e via San Sebastiano, gli incontri con Enzo Avitabile e Pino Daniele ai tempi della band Batracomiomachia. C’è la magnetica presenza-foto di Rino, il fratello che accende in Marco la scintilla della musica e che viene ricordato con uno scatto privato in bianco e nero proprio in apertura del libro.

E c’è Elvio Porta, il geniale sceneggiatore e regista, del quale Zurzolo stavolta recupera otto micro racconti che rappresentano la seconda parte del volume.

A completare la scaletta, ben 14 brani musicali – tra i principali composti da Marco Zurzolo: da «Ninna nanna» a «Comme ‘o sapunariello», fino a «Il suono del mare» scritta per la serie «Il commissario Ricciardi» dai romanzi di Maurizio De Giovanni – cui si accede mediante una serie di QR-Code. “Attraverso «I napoletani non sono romantici» – spiega Marco Zurzolo – ho realizzato un vero e proprio viaggio sonoro che rievoca ricordi e sensazioni, descrivendo le emozioni del popolo napoletano e della sua incantevole città».

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