Capri, Villa Lysis riapre i suoi forzieri dopo l'affidamento all'Apeiron

Si paga un biglietto per vedere la dimora del barone Fersen

Capri, Villa Lysis riapre i suoi forzieri
Capri, Villa Lysis riapre i suoi forzieri
di Anna Maria Boniello
Giovedì 16 Marzo 2023, 12:53 - Ultimo agg. 13:37
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Sull’isola azzurra si avvertono i primi segnali di risveglio della stagione turistica. Dopo la ripresa dei lavori per la messa in sicurezza e fruizione di Via Krupp ieri è arrivata dal Comune un’altra importante notizia annuciata dal Sindaco Marino Lembo: quella della riapertura di Villa Lysis. 

La straordinaria dimora del barone Fersen a poche centinaia di metri di un altro sito archeologico come villa Jovis che fu la domus dell’imperatore Tiberio. A comunicare l’apertura è stato il comune che tramite un bando di gara pubblica ha affidato per due anni (2023-2024) all’associazione Apeiron i servizi di assistenza turistico-culturale, accoglienza ed ospitalità per il pubblico, unitamente alla custodia e vigilanza durante gli eventi pubblico e privati che saranno organizzati dal comune di Capri o da privati, mirati alla valorizzazione e alla promozione del sito, al quale si potrà accedere con l’acquisto di un biglietto di accesso online, mentre per i residenti Capri ed Anacapri l’ingresso è libero e per la visita basta esibire un documento d’identità.

L’associazione Apeiron composta da esperti del settore della storia di Capri, dell’accoglienza turistica, dovrà impegnarsi nella valorizzazione e promozione del sito e della tutela di Villa Lysis a fronte dei due anni di assegnazione dovranno essere versati al comune una somma di circa 200.000 euro, provenienti dagli incassi ricavati dagli ingressi dei visitatori o dall’organizzazione di eventi pubblici o privati. E nei mesi di marzo e aprile la Villa sarà aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00, ultimo ingresso è previsto per le 17.30.

 

Il fascino della villa che viene visitata da migliaia di persone le periodo della sua apertura, resiste nel tempo ed è diventata una meta obbligata per quella fascia di turismo colto e alternativo che va alla ricerca della Capri vera. Progettata nel 1905 Edouard Chimot in puro stile liberty  su incarico del poeta francese, il barone Jacques d’Adelsward - Fersen che ne fece la sua dimora e il suo buen retiro d’amore a Nino Cesarini e sul frontespizio della grande facciata con mattonelle in oro zecchino fece scrivere la frase “Amori Et Dolori Sacrum”. I suoi interni con ampi saloni abbelliti da preziosi stucchi, e grandi vetrate a 360° che spiazzano su un panorama che va da Marina Grande a Punta Campanella ospitano mostre, reading, così come negli esterni sotto il colonnato e sulle ampie gradinate rappresentazioni teatrali e concerti, che attirano su quel monte gli appassionati dell’arte e della cultura. 

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Nell’arco della sua esistenza Fersen entrò a pieno titolo nel mito creato dai personaggi dell’epoca e Roger Peyrefitte nel suo libro “l’esule di Capri” scrisse la storia di quel personaggio che per amore mise fine alla sua vita, nella fumeria dell’oppio suicidandosi all’età di 43 anni, con un grammo di cocaina sciolto in una coppa di champagne dopo che Nino il suo giovane amico lo aveva abbandonato.

Dopo la morte di Fersen la villa passò agli eredi e nell’arco di un secolo ha avuto vari proprietari sino a quando nel 2001 il comune di Capri decise di acquistarla e renderla pubblica grazie alla sua fama che si era conquistata nel mondo e alla bellezza dell’immobile situato in un posto unico dell’isola, immersa nel verde di un parco straordinario con una mix di esemplari della flora spontanea caprese e piante esotiche che il Barone portava sull’isola dopo i suoi viaggi in India e in oriente. Villa Lysis proprio per queste caratteristiche, per la sua architettura, per quell’angolo di Capri dov’è stata costruita è uno dei luoghi più narrati nella letteratura del secolo scorso, che l’hanno resa famosa e conosciuta ed è oggi un patrimonio culturale ed inestimabile dell’isola di Capri.

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