A Ischia da domani a domenica «un tuffo nel mare che cambia»

A Ischia da domani a domenica «un tuffo nel mare che cambia»
di Ciro Cenatiempo
Giovedì 20 Giugno 2019, 16:00 - Ultimo agg. 16:05
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È possibile capire quale sarà lo stato di salute degli oceani nel futuro lontano, studiando i fenomeni naturali che gli scienziati hanno scoperto da alcuni anni nel mare d’Ischia. Partendo dalle cosiddette «bollicine di anidride carbonica ad altissima concentrazione», che risalgono in superficie dai fondali del Castello Aragonese, la comunità di esperti torna a riunirsi per una tre giorni dedicata alla divulgazione scientifica per la tutela degli ecosistemi marini: il meeting intitolato «Un tuffo nel mare che cambia», in programma dal 21 al 23 giugno, è organizzato nell’isola verde dalla Stazione zoologica di Napoli con l’Area marina protetta Regno di Nettuno, in concomitanza con la conclusione del progetto internazionale «High-CO2 Seas» finanziato dalla Total Foundation che include l'adesione di 6 gruppi di ricerca provenienti da Italia, Europa e Stati Uniti.

Ecologia, ambiente, clima si confermano tematiche cruciali. «Il tema dei cambiamenti climatici, uno degli argomenti di ricerca più attuali e urgenti per i biologi ed ecologi marini – si legge in una nota degli organizzatori - rappresenta una tra le sfide più impegnative nell'ambito della conoscenza scientifica, in particolare per le implicazioni sul futuro dell’umanità. Questa fondamentale questione sarà al centro del seminario pubblico coordinato e promosso dagli esperti della Stazione zoologica Anton Dohrn.

Lo scopo è quello di illustrare le unicità del mare ischitano e dell’area marina protetta che la circonda, puntando allo studio delle zone maggiormente interessate dal cambiamento climatico e, conseguentemente, dell'ecosistema marino».

Si comincia alle 18 di venerdì, con l’incontro presso la Biblioteca Antoniana di Ischia, organizzato dai ricercatori della sede di Villa Dohrn a Ischia, Nuria Teixido, Maria Cristina Gambi e Marco Munari in sinergia con l'Area Marina Protetta del Regno di Nettuno diretta da Antonino Miccio e con Caterina Iacono. L’incontro sarà moderato dal giornalista Pasquale Raicaldo.

Le acque attorno a Ischia sono un laboratorio naturale, grazie alla presenza di aree a emissione di CO2 dal fondale, un fenomeno di vulcanesimo secondario che consente lo studio dell'acidificazione marina e degli effetti sugli organismi dal punto di vista ecologico ed evolutivo. «Ciò ci consente di acquisire elementi fondamentali per capire anticipatamente come cambieranno le interazioni tra gli organismi e come muteranno i beni e i servizi ecosistemici che permettono anche all'uomo di sostenersi, proprio grazie alle risorse naturali del mare. Si tratta di un grande progetto che sta raggiungendo ottimi risultati, con cruciali implicazioni per il futuro della ricerca e dell'umanità nel suo rapporto con il mare», spiega Roberto Danovaro, presidente della Stazione zoologica Anton Dohrn.

«Si tratta di una delle straordinarie ricchezze della nostra area marina protetta: qui biodiversità e geodiversità si incontrano dando vita a scenari unici al mondo», aggiunge Antonino Miccio, direttore dell’Area Marina Protetta Regno di Nettuno. Interverranno anche Pasquale Saurino, presidente del consorzio cooperative piccola pesca delle isole di Ischia e Procida; Alice Mirasole, borsista presso la SZN e Carlo Cerrano, docente dell’Università Politecnica delle Marche, che tratterà del ruolo crescente della Citizen Science. Durante la manifestazione sarà aperta al pubblico un’esposizione fotografica dedicata proprio ai sistemi di emissione presenti a Ischia, realizzata da Pasquale Vassallo. L’evento proseguirà nei giorni 22 e 23 giugno, con la proiezione del sorprendente filmato interattivo in realtà virtuale Crystal Reef presso il Museo Etnografico del Mare di Ischia Ponte, durante gli orari di apertura della struttura.
 
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