Al cinema Astra «Selfie», il film di Agostino Ferrente torna a Napoli

Al cinema Astra «Selfie», il film di Agostino Ferrente torna a Napoli
Giovedì 16 Gennaio 2020, 10:01 - Ultimo agg. 18:45
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È stato una delle visioni imperdibili del cinema italiano nel 2019, e ora Selfie, il film documentario di Agostino Ferrente (già autore de “L’Orchestra di Piazza Vittorio” e, con Giovanni. Piperno, de “Le cose belle”) girato in soggettiva da due ragazzini del Rione Traiano che hanno preferito la ripida e faticosa via dell’onestà alle lusinghe criminali, torna a Napoli dopo essere stato consacrato all’attenzione internazionale con la nomination a Miglior Documentario agli EFA –European Film Awards 2019, gli Oscar del Cinema europeo.

Un traguardo straordinario per un film che proprio da una platea europea ha iniziato il suo viaggio sugli schermi, all’ultimo Festival di Berlino (sezione Panorama), dove è stato presentato, acclamato dal pubblico e dagli elogi della critica sulla stampa (The Hollywood Reporter lo ha definito «penetrante e commovente», mentre Variety ha scritto di «due fantastici protagonisti», con riferimento ai due sedicenni che si raccontano e si riprendono con gli smartphone, ricordando la morte violenta e tragica del loro amico e coetaneo Davide Bifolco), il sedicenne ucciso nel 2014 da un carabiniere nel coro di un inseguimento, proprio al Rione Traiano. A lui è dedicato il film.

“Selfie”, che adesso è nella shortlist dei David di Donatello (le votazioni sono in corso), sarà presentato domani, venerdì 17 gennaio, alle 20,30 al cinema Astra di Napoli nell'ambito della rassegna AstraDoc. Ospiti della serata saranno Titta Fiore, presidente della Film Commission Regione Campania e critico cinematografico de “Il Mattino”, gli scrittori Maurizio Braucci, Massimiliano Virgilio e Alessio Forgione e la famiglia di Davide Bifolco.

Accolto da un ottimo risultato nelle sale (distribuito dall’Istituto Luce- Cinecittà)   Selfie è stato eletto in Italia ‘Film della Critica’ dal Sindacato Critici Cinematografici,  e  ha ricevuto oltre quindici riconoscimenti in festival nazionali ed esteri, tra cui la menzione al Prix Italia e il Premio come il miglior documentario al Festival di Luxembourg  City e di Seoul (con conseguente seguitissima messa in onda su EBS, Korea Educational Broadcasting System).

Nelle motivazioni che hanno accompagnato i premi e nelle recensioni della stampa ricorre la definizione di “Selfie” come film «in controtendenza»: contrariamente a tanta narrazione dedicata a Napoli nella quale viene descritta spesso con toni epici l’ascesa dei ragazzini nelle gerarchie criminali, infatti, il film di Ferrente smonta i luoghi comuni, raccontando in modo tenero e poetico la dignitosa resistenza di due sedicenni alla tentazione dello spaccio, in un ambiente dove l’alto tasso di abbandono scolastico e la cronica mancanza di lavoro fanno dell’opzione criminale il più facile e il più accessibile degli ammortizzatori sociali. “Selfie” racconta il Rione Traiano secondo il punto di vista di chi ci vive, ribaltando i pregiudizi e mostrando come sarebbe stato Davide se non fosse stato ucciso: quello che è successo a lui, del resto, poteva accadere anche ai due protagonisti del film. E i due protagonisti raccontano il loro legittimo desiderio di una vita normale, lo stesso desiderio che aveva Davide, e spingono il pubblico a guardare con altri occhi, i loro, una realtà raccontata spesso dai media in maniera parziale e come puro spettacolo mediatico.


Selfie è una co-produzione Francia-Italia, prodotto da Marc Berdugo, Barbara Conforti insieme a Gianfilippo Pedote, una produzione Arte France e Magneto Presse in coproduzione con Casa delle Visioni e con Rai Cinema in collaborazione con Istituto Luce Cinecittà. Ha ottenuto il Patrocinio di Amnesty International Italia, che ha accompagnato il film in tante delle proiezioni e dibattiti pubblici che il film ha saputo animare in tutta Italia lungo quest’anno, e per l’Italia è distribuito da  Istituto Luce Cinecittà.

 
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