Anacapri: Writers in Residence 2019 il progetto che stimola il confronto tra studenti e scrittori

Anacapri: Writers in Residence 2019 il progetto che stimola il confronto tra studenti e scrittori
di Mariano Della Corte
Mercoledì 30 Ottobre 2019, 18:43
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Anacapri. Scrittori a confronto sull'isola azzurra, grazie al progetto “Writers in residence” giunto alla quarta edizione. Un'iniziativa che stimola un confronto creativo tra gli alunni delle scuole superiori di Capri, circa 100 ragazzi coinvolti sin dal primo anno di scuola superiore, giunti adesso al quarto anno nei diversi indirizzi tra licei e professionali, e numerosi intellettuali italiani. Tanti i giornalisti, scrittori e creativi coinvolti negli ultimi anni, nelle precedenti edizioni, tra questi: Paolo Mieli, Chiara Gamberale, Giovanni Floris, Aldo Cazzullo, Alessia Gazzola. L'idea nata dall'imprenditore di origini anacapresi, Tonino Cacace, mira a valorizzare il patrimonio letterario e creativo dell'isola attraverso incontri con personalità del mondo della cultura contemporanea italiana. A coordinare il progetto, che permette agli alunni dell'Istituto Superiore Axel Munthe di conoscere gli autori dei testi più interessanti del panorama letterario del momento in Italia, è Camilla Baresani, scrittrice e docente di scrittura creativa al Master di Giornalismo multimediale della IULM di Milano. Quest'anno la scelta dei testi e degli autori da far conoscere ai giovani studenti di Capri è ricaduta su “Passione” di Paolo Crepet e “La straniera” di Claudia Durastanti.
 
 

Il primo incontro tra ragazzi ed autori è avvenuto il 24 Ottobre con un collegamento in audioconferenza di Paolo Crepet, molto noto per i suoi frequenti interventi come opinionista nel piccolo schermo, sia in qualità di psichiatra, educatore che di saggista. Crepet nel parlare del suo ultimo saggio “Passione” ha sostenuto che una delle insidie più pericolose e sottovalutate della nostra epoca è il progressivo deperimento – se non addirittura l'estinguersi – della passione, quella sfida lanciata al mondo e a se stessi per continuare a migliorarsi, a sperare, a sognare. Ma poiché, senza passione, non c'è una vita vera né una visione del futuro, in primo luogo del proprio, l'unico modo per non arrendersi a questa perdita è invocarla, provocarla, inseguirla, raccontarla.

Un inventario di storie e riflessioni, quello presentato da Crepet nel suo testo, attinte dalla propria esperienza esistenziale e professionale, che ruotano attorno a questa parola sacra, in tutte le sue accezioni e declinazioni. Ha sostenuto il noto psichiatra: “Spiegare ai giovani che cosa significhi la passione, il fuoco interiore necessario per tenere accesi i propri desideri e cercare di soddisfarli, è oggi un compito fondamentale se si vuole davvero sostenerli nella scoperta e costruzione di sé, alimentare la loro gioia, coltivare i loro entusiasmi, non anestetizzarli o assopirli”. E siccome gli esempi valgono più delle parole, il libro è impreziosito dalle testimonianze di tre campioni di passione: Paolo Fresu, straordinario jazzista acclamato in tutto il mondo; Alessandro Michele, che ha rivoluzionato il panorama internazionale della moda, e Renzo Piano, tra i più celebrati architetti contemporanei.

Il secondo incontro della rassegna ideata da Tonino Cacace, ha visto protagonista la giovane scrittrice e traduttrice Camilla Durastanti, nata a New York oggi residente a Londra. La Durastanti affronta nel suo ultimo testo “La straniera” la propria vicenda biografica, tra la Basilicata e Brooklyn, Roma e Londra, un’avventura che unisce vecchie e nuove migrazioni. Figlia di due genitori sordi che al senso di isolamento oppongono un rapporto passionale e iroso, emigrata in un paesino lucano da New York ancora bambina per farvi ritorno periodicamente, la protagonista della Straniera vive un’infanzia febbrile, fragile eppure capace, come una pianta ostinata, di generare radici ovunque. La bambina divenuta adulta non smette di disegnare ancora nuove rotte migratorie: per studio, per emancipazione, per irrimediabile amore. Per intenzione o per destino, perlustra la memoria e ne asseconda gli smottamenti e le oscurità. Non solo memoir, non solo romanzo, in questo libro dalla definizione mobile come un paesaggio e con un linguaggio così ampio da contenere la geografia e il tempo, Claudia Durastanti indaga il sentirsi sempre stranieri e ubiqui.

Tante le domande degli studenti dell'isola alla giovane autrice per la forma, lo stile ed i temi trattati nel suo testo. Già c'è grande attesa da parte dei giovani studenti dell'isola, della nuova dirigente scolastica Anonella Astarita e del corpo docente per la prossima edizione del progetto che permette di far rivivere Capri come un pensatoio critico e creativo, sulla scia del pensiero di grandi autori del passato come Alberto Moravia, Mario Soldati, Elsa Morante, Ada Negri solo per nominarne alcuni, che hanno prodotto grandi testi proprio ispirati dalle atmosfere dell'isola.
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