Buddismo, Napoli capitale: maestri a palazzo Albertini

In Italia si contano 97mila fedeli, migliaia di praticanti sono In Campania

Buddismo, Napoli capitale: maestri a palazzo Albertini
Buddismo, Napoli capitale: maestri a palazzo Albertini
di Nunzia Marciano
Giovedì 12 Gennaio 2023, 11:00
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Una pratica, oltre che una fede e una religione, che parte da se stessi per compiere la propria rivoluzione umana: quando si parla di buddismo della scuola Soka Gakkai, si parla di questo. In Italia si contano 97mila fedeli e dal 2016 è religione riconosciuta dallo Stato. In Campania ci sono migliaia di praticanti tanto da portare la Soka Gakkai a decidere di aprire un centro culturale, un Kaikan, a Palazzo Albertini di Cimitile, in via Teresa degli Scalzi. 

Qui potranno ritrovarsi i napoletani appassionati e curiosi di capire meglio di che cosa si tratta. Incontri, esercizi, sedute e confronti per chiunque volesse avvicinarsi alla pratica del buddismo. Una delle caratteristiche - in primo piano nella sede di Palazzo Albertini - è anche il sostegno reciproco tra i membri attraverso studio e partecipazione con l'obiettivo di definire gli obiettivi di vita personali che ogni membro vuole raggiungere nel corso dell'anno appena iniziato. Sì, perché la pratica parte anche da questi, da obiettivi personali piccoli o grandi, importanti per la vita di ognuno: da un nuovo lavoro, alla salute, all'amore. Lo scopo della SGI, e dei suoi Centri culturali è di aiutare i membri a costruire dentro di sé un'eterna felicità: «Dopo 40 anni finalmente apriamo un kaikan - centro culturale, a Napoli, che sarà anche un centro dove incontrare le altre culture e le altre religioni», spiega Giuseppe Palatucci, segretario nazionale gruppo uomini SGI e responsabile nazionale pubbliche relazioni per la Campania, «su Napoli abbiamo più di 2mila membri che praticano e in tanti si stanno avvicinando a quella che possiamo definire una filosofia». 

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Ma cosa dire a chi si avvicina per la prima volta al buddismo? «Noi non facciamo pubblicità del buddismo ma semplicemente raccontiamo i nostri valori e i benefici della pratica», continua Palatucci, «che sono estremamente tangibili».

Il buddismo non risolve certo tutti i problemi ma può essere definito come uno strumento per affrontarli e come un paio di occhiali che permettono di vedere la vita da un'altra prospettiva affidandosi al Gohonzon, che altro non è che la vita di ogni membro. 

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