Ecig, liquidi e marijuana light: alla Mostra torna la fiera della sigaretta elettronica

Ecig, liquidi e marijuana light: alla Mostra torna la fiera della sigaretta elettronica
di Nico Falco
Sabato 27 Gennaio 2018, 21:41 - Ultimo agg. 28 Gennaio, 10:56
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Sigarette elettroniche, liquidi di tutti i tipi, dai gusti classici a quelli più assurdi, e, nuova arrivata, la “marijuana light”. Anche quest’anno migliaia di appassionati si sono dati appuntamento all’Exvapo, una delle principali fiere del settore nel Sud Italia, in programma dal 26 al 28 gennaio alla Mostra d’Oltremare. La fiera, che è giunta al secondo anno, con ingresso gratuito previa registrazione via Internet, è stata l’occasione per presentare i nuovi prodotti ma ha anche fornito un luogo di incontro per i “vapers”, arrivati da ogni parte d’Italia, che si sono conosciuti di persona dopo essersi scambiati pareri e opinioni sui gruppi nati su Facebook che raccolgono ormai decine di migliaia di utenti. Non solo giovanissimi, ma anche persone adulte che, con la ecig, sono riuscite gradatamente a smettere di fumare. Tra i frequentatori della fiera molti si sono fermati alla “Vape Box”, ideata da due ragazzi di Catania, proprietari di un’attività, che hanno messo a disposizione una stanza dove chiunque può fermarsi e, ripreso da una reflex, recensire dei liquidi o dire la propria sul mondo dello svapo. Il settore del vaping, cresciuto enormemente negli anni scorsi, aveva subìto una battuta di arresto a dicembre, quando una sentenza della Corte Costituzionale, che aveva dichiarato legittima la tassazione decisa nel 2014 anche per i liquidi senza nicotina, aveva aperto le porte a un rincaro dei prezzi che aveva fatto tremare produttori e consumatori finali. Su quel versante la disputa è ancora in corso per ottenere una rimodulazione della tassazione.
 

«Quello di oggi è un bel segnale di apertura – dice Antonella Panuzzo, presidente di UniEcig – c’è la presenza di numerosi stand nonostante siamo in un periodo non particolarmente felice per il vaping in generale. C’è una grande affluenza, sempre più gente si sta accostando alla sigaretta elettronica per smettere di fumare».  «Questo mercato – commenta Umberto Roccatti, presidente di Anafe, l’associazione del settore che fa capo a Confindustria – ha degli aspetti molto problematici dovuti a una normativa che penalizza enormemente questo prodotto rispetto ad altri concorrenti. E’ un mercato importante, che si è sviluppato fino a raggiungere circa 30mila addetti, più di 3mila imprese tra piccole, micropiccole ma anche alcune rilevanti a livello internazionale, per un fatturato di circa 300milioni. C’è un periodo travagliato per una legge che ha sovraccaricato di imposizioni fiscali il prodotto, che è stato oggetto di ricorsi in varie sedi. Ciò ha portato di fatto a una paralisi per i produttori per lo sviluppo internazionale e congelato lo sviluppo fisiologico di questo settore che, se non vengono cambiate le normative, rischia il collasso. Non è vero che siamo contro le tasse, vogliamo fare la nostra parte, ma in Europa la sigaretta elettronica non è tassata, anzi viene vista come strumento riduzione del rischio».

Tra i vari stand, quest’anno, sono comparsi anche i produttori della “marijuana light”, quella liberamente vendibile, che non ha effetti psicotropi. Si ottiene facendo una sorta di “selezione al contrario”, in modo da arrivare ad una percentuale di thc quanto più bassa possibile. «E’ importante fornire un fiore di altissima qualità, per avere un sapore migliore per il consumatore finale – spiega Alfredo Burgoni, uno dei produttori – il nome di “marijuana light” in realtà non è corretto. Questo è un prodotto diverso ed è importante fare una distinzione tra la cannabis e quello che invece è di libera vendita. Questi fiori non hanno nessun effetto stupefacente, quindi non interessa a chi di solito consuma marijuana».
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