Il vivace cinema spagnolo arriva a Napoli grazie al festival itinerante

Il vivace cinema spagnolo arriva a Napoli grazie al festival itinerante
di Benedetta Palmieri
Martedì 16 Luglio 2019, 10:08
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Era il 1988, quando uscì “Donne sull’orlo di una crisi di nervi” – opera dirompente (e pluripremiata, oltre che candidata all’Oscar come miglior film straniero) di Pedro Almódovar; forse quella che per il pubblico più ampio ha segnato la conoscenza con il regista spagnolo. E con alcune sue attrici simboliche. 

Tra queste, sicuramente Rossy De Palma – iconica, dalla presenza esplosiva, musa di registi e stilisti. 

Ebbene, questo martedì (il 16 luglio), film e attrice saranno a Napoli, grazie al “Festival del cine español” – che arriva alla sua dodicesima edizione (nacque per opera di Exit Med!a), con una struttura itinerante che lo porta oggi qui da noi.

Le proiezioni – che saranno sempre alle 21 e saranno in lingua originale con sottotitoli in italiano – andranno avanti sino a sabato 20 e si terranno tutte nella sede di Fondazione Foqus (via Portacarrese a Montecalvario 69; per maggiori informazioni, si può visitare il sito dell’Istituto Cervantes di Napoli: napoles.cervantes.es). 
 
Questo martedì, dunque, si potrà assistere a “Donne sull'orlo di una crisi di nervi”, cui tema centrale – a detta dello stesso regista – era la critica all’uso del telefono e soprattutto della segreteria telefonica, che avrebbero aiutato i bugiardi (e diciamo i meno ardimentosi) a sostenere le proprie comunicazioni. Oggi lo scenario è solo in parte differente: ci si può affidare a molte più forme di messaggi e canali, ma resta invariato, forse amplificato, l'istinto di nascondersi dietro un oggetto per dire cose di peso. 

Nello specifico, nel film, Pepa viene lasciata dall’amante proprio con un messaggio in segreteria. La sua reazione animata, l’andirivieni di amiche e personaggi vari nel suo appartamento, le storie che si intrecciano fanno della pellicola un caleidoscopio di sentimento e allegria. 

Alla serata sarà presente Rossy De Palma, che riceverà il premio Quartieri spagnoli di Napoli. 
 
Ma la rassegna spazia tra più generi e più epoche, e così mercoledì si passa a un film dello scorso anno: “Carmen y Lola” di Arantxa Echevarría – premio Goya per la migliore opera prima, ottima accoglienza a Cannes. La storia di Carmen sembra scritta come la tradizione gitana cui appartiene impone: matrimonio e figli già da giovanissima; ma l’incontro con Lola, gitana anche lei, la apre a un amore imprevisto e a nuove possibilità di vita. 

Seguono: giovedì, il divertente “Muchos hijos, un mono y un castillo” di Gustavo Salmerón; e venerdì, l’edificante “Yuli” di Icíar Bollaín. 

Sabato, chiude “Campeones” di Javier Fesser: una riflessione sulla diversità veicolata dall’ironia. 
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