Il commissario Ricciardi, chi è il piccolo Giuseppe: «Io, baby bullo dal cuore d'oro»

Il commissario Ricciardi, chi è il piccolo Giuseppe: «Io, baby bullo dal cuore d'oro»
di Giuliana Covella
Martedì 16 Febbraio 2021, 16:49 - Ultimo agg. 16:51
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«Quando ho girato la scena di Cristiano che pulisce la mela prima di prenderla a morsi mentre passeggia col commissario Ricciardi, ho ripensato al film “C’era una volta in America” di Sergio Leone, dove Dominik fa lo stesso gesto prima di suonare la fisarmonica». Giuseppe Pirozzi, 13 anni, del Rione Sanità, ha interpretato Cristiano, uno degli amici del piccolo Tettè, nella quarta puntata del Commissario Ricciardi.

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Lo scugnizzo che, nonostante faccia parte di una banda di baby bulli, riesce a intenerire il cuore del commissario. «In realtà la complicità che si è creata tra me e Lino Guanciale era come quella tra due fratelli», racconta Giuseppe, la cui prima volta sul set è stata a 2 anni e mezzo in “Benvenuti al nord”, dove impersonava il figlio di Alessandro Siani.

Una puntata, quella de “Il giorno dei morti” che ha emozionato il pubblico per il tema dedicato all’infanzia, grazie anche all’umanità che il piccolo Giuseppe/Cristiano ha trasmesso ai telespettatori: «il suo altruismo rappresenta il vero senso dell’amicizia, come quando si schiera in difesa di Matteo e accompagna Ricciardi nei luoghi frequentati dal bimbo morto. In lui mi rivedo. Come me Cristiano è solare e sensibile.

Nel tempo libero aiuto i clochard, ma scrivo anche sceneggiature di film horror e fantascienza che un giorno spero di tirar fuori dal cassetto».

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Giuseppe, figlio d’arte (suo padre è l’attore e regista Vincenzo, che gli ha trasmesso la passione per il mondo dello spettacolo e con cui continua a fare laboratorio di teatro con la cooperativa Sanitart, oltre a studiare alla scuola di recitazione di Peppe Mastrocinque), che dopo la licenza media a settembre si iscriverà al Casanova per studiare arte, cultura e cinema, ha partecipato a fiction di successo come “I Bastardi di Pizzofalcone” e “Mare fuori” e ha 2 film in uscita: “Il bambino nascosto” di Roberto Andò, con Silvio Orlando, dove è il protagonista; e “Fino ad essere felici” di Paolo Cipolletta, con Francesco Di Leva e Miriam Candurro. «Con Silvio Orlando e la moglie siamo diventati amici, tanto che mi hanno regalato un topolino, perché sul set mi chiamano affettuosamente “suricillo”». E intanto il sogno di diventare da grande «un bravo attore come Pierfrancesco Favino, che mi ha letteralmente fulminato nel film “Padre Nostro”».

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