«La Cucina di Mimì alla Ferrovia», presentazione tra tradizione e modernità

«La Cucina di Mimì alla Ferrovia», presentazione tra tradizione e modernità
di Emanuela Sorrentino
Mercoledì 1 Dicembre 2021, 16:13 - Ultimo agg. 16:51
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«Voglio che Mimì sia un'idea prima ancora che un luogo. Io voglio che Mimì sia un sogno, il mio sogno».

Le parole sono quelle di Mimì Giugliano - fondatore nel 1943 dello storico ristorante Mimì alla Ferrovia con la moglie Ida - e contenute nel libro La Cucina di Mimì alla Ferrovia edito da Mondadori e prodotto dell'agenzia letteraria D'Elia.

È il racconto della terza generazione che ha preso la guida dell'azienda senza mai tralasciare il carattere familiare che è elemento portante. «La ristorazione è artigianalità - precisa il giornalista Luciano Pignataro - e le strutture familiari sono fortunate nel trasmettere il testimone e in questo ristorante è così.  Presentiamo un libro che fa la storia, un ristorante iconico e identitario che nessuna guida o un critico può giudicare.

Un ristorante per sempre che si identifica con il tessuto della comunità. Ambasciatore della cultura e della tradizione».

 

Dopo il videosaluto di Chef Heinz Beck tre stelle Michelin con l'augurio per un lavoro meraviglioso alla famiglia Giugliano, l'intervento del professore Domenico De Masi che si è soffermato sull'importanza delle famiglie storiche e la tenacia dei Giugliano e quindi del ristorante Mimì che negli anni ha unito tradizione e innovazione. La parola è passata ai due cugini Michele Giugliano, i proprietari, che hanno ringraziato staff e familiari e hanno spiegato come che ogni ruolo in un'azienda sia importante. «La storia si fa come la squadra di calcio. Tutti i ruoli sono indispensabili». La nuova generazione è composta da Ida Giugliano e da chef Salvatore che visibilmente commossi hanno tracciato le diverse fasi di gestazione del libro ricordando anche il ruolo fondamentale dei nonni. La presentazione è stata anche l'occasione per dare la parola allo storico chef Michele Succoia e al direttore di sala Roberto Cutolo e poi a Rosario Lopa portavoce nazionale consulta agricoltura che ha evidenziato la connotazione identitaria del libro.

Alla presentazione è seguita una degustazione di piatti tipici di Mimì contenuti anche nel libro e di pastiera e dolci natalizi curati dalla pastry chef Carolina de Caprariis

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