Napoli, a Città della Scienza esplode il colore tra giochi e laboratori, percezione umana e mimetismo animale

Napoli, a Città della Scienza esplode il colore tra giochi e laboratori, percezione umana e mimetismo animale
di Benedetta Palmieri
Sabato 18 Maggio 2019, 18:30
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Una ricerca rapida e persino sommaria svela subito come il colore sia materia assai più complessa di quanto si possa immaginare. Basti pensare che nel suo studio le discipline coinvolte vanno ad esempio dalla fisica alla chimica, passando per la psicologia (che ne analizza percezione e segnali nervosi) e la filosofia, senza mancare matematica o neurobiologia. 

Neppure la varietà dei colori è così assodata, ovviamente: quelli sintetici hanno ad esempio dato vita a tinte prima inesistenti, ma non si tratta solo di questo, piuttosto pure della maniera di distinguerli, identificarli, chiamarli. Gli antichi greci erano soliti basarsi più che altro su una maggiore o minore luce, sul bianco e il nero, lasciando gli altri in una terra di mezzo non ben precisata. 

Insomma, sul colore si possono davvero dire e scoprire tantissime cose. 

E i bambini – istintivamente attratti dalle tinte più e meno vivaci – sono sicuramente i migliori destinatari di questo sapere. 

È proprio a questi temi che Città della scienza (via Coroglio 104, informazioni allo 081/7352220; programma completo sul sito) ha dedicato questo fine settimana: ancora questa domenica (il 19) si entrerà nel “mondo del colore, anzi in un vero e proprio universo dai tanti risvolti scientifici oltre che artistici e creativi”. 

Le due giornate sono organizzate in collaborazione con “Giotto - Colore ufficiale attività educational”, e prevedono appuntamenti che indagheranno ad esempio la percezione del colore e la sensazione che genera nel nostro cervello – naturalmente procedendo per giochi e laboratori, ma anche realizzando disegni e illustrazioni. 

Tra le attività, si possono segnalare “AniMani”: una favola accompagnerà alla conoscenza di tanti animali di terra e di mare, per poi riprodurli con le impronte digitali prima immerse nelle tinte più varie; o il laboratorio per inventare animali marini, da far poi nuotare in un acquario virtuale. 

Ma sarà curioso scoprire anche come alcuni insetti sappiano rendersi invisibili proprio attraverso l’uso del colore, o come altri se ne servano per intimorire. 

Non mancherà l’uomo, in questo excursus: durante la visita alla mostra “Corporea” (tutte le normali attività della struttura restano ovviamente aperte) ci si soffermerà sulla natura della pigmentazione dell’occhio, e sulla modalità di percezione di chi è affetto da daltonismo. 
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