Pace in tutte le lingue del mondo: a scuola per Natale

Pace in tutte le lingue del mondo: a scuola per Natale
di Titti Esposito
Lunedì 18 Dicembre 2017, 10:50
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Un confronto fra fedi diverse. Parlando di pace. A scuola. A chiusura delle manifestazioni natalizie. Il 20 dicembre, alle 16,30 all'Auditorium del liceo Severi, Rosa Vitale, preside dell'Istituto comprensivo Francesco di Capua ha organizzato un'iniziativa per gli alunni e le loro famiglie.

In cattedra don Catello Malafronte, parroco della chiesa Sant'Antonio del rione Tavernola, a Castellammare, Miriam Rebhun, vicepresidente dell'associazione Amicizia Comunità ebraico-cristiana di Napoli, Diana Pezza Borrelli, del Movimento focolari, e componente dell'associazione Amicizia comunità ebraico-cristiana e Massimo Cozzolino, Imam della comunità islamica napoletana. 

Tre rappresentanti delle tre principali fedi nel mondo che insieme agli scolari della media inferiore parleranno della pace e delle opportunità di vivere come fratelli, nel rispetto delle diversità, arricchendosi delle reciproche differenze. Ne è convinta la dirigente scolastica della scuola di via Napoli, che con classi dall'infanzia alle medie inferiori e gli oltre ottocento alunni, da sempre si confronta con alunni provenienti da culture e religioni diverse. «Il Natale è per noi cristiani un momento di gioia e di condivisione-precisa la preside- e ci piaceva, a conclusione di una due giorni di mercatini di solidarietà, in collaborazione anche con le famiglie, le docenti e la ong Cps, e prima del concerto della nostra straordinaria Orchestra, poter ascoltare parole di pace da persone con credi diversi». 

Entusiasta anche don Catello Malafronte, parroco che da qualche anno ha coinvolto i giovani ed i ragazzi, in tante attività del suo oratorio, dall'Acr agli scout, al calcio alle iniziative aperte al rione. «Ho detto subito di si alla proposta della dirigente della scuola del nostro quartiere - ha precisato il sacerdote - perchè credo che come dice anche Papa Francesco, siamo tutti fratelli e dobbiamo camminare insieme verso la pace per costruire un mondo migliore, senza razzismi, violenze o sopraffazioni. Ma seguendo un percorso unico». 
 
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