Per la festa della mamma torna «L'Azalea della Ricerca»: le piazze a Napoli

Per la festa della mamma torna «L'Azalea della Ricerca»: le piazze a Napoli
di Emanuela Sorrentino
Sabato 11 Maggio 2019, 10:05 - Ultimo agg. 10:16
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La prevenzione “passa” dai fiori, anzi dall’azalea. Domani, domenica 12 maggio per la festa della mamma il tradizionale appuntamento dell’Airc l’associazione per la ricerca sul cancro che con oltre 20mila volontari distribuirà in 3.700 piazze italiane «L’Azalea della Ricerca»: non un semplice fiore ma una preziosa alleata della salute al femminile che dal 1984 ad oggi ha contribuito a migliorare la qualità di vita delle donne grazie ai risultati raggiunti nell’ambito della prevenzione, diagnosi e cura del cancro al seno e agli organi riproduttivi.

A fronte di una donazione di 15 euro, insieme a ogni piantina verrà consegnata una Guida con informazioni sui più recenti progressi della ricerca, commenti degli esperti e indicazioni sull’importanza di adottare abitudini e comportamenti salutari. Per sapere dove trovare l’Azalea della Ricerca nelle città italiane basta collegarsi al sito airc.it oppure chiamare il numero speciale 840001001.

A Napoli stand in piazza del Gesù, piazza Europa, piazza Amedeo, piazza degli Artisti, piazza San Luigi, San Pasquale, piazza San Vitale, Santa Caterina a Chiaia, Trieste e Trento, piazza Vanvitelli, piazza Aprea (Ponticelli), piazzetta Arenella, Chiesa Montevergine in via Epomeo, via Petrarca, via Luca Giordano, all’istituto Pascale, in via Freud, in via Ruiz e viale Colli Aminei.

A rappresentare i circa 5mila scienziati Airc nell’immagine della campagna Carlotta Giorgi, ricercatrice presso il Dipartimento di Morfologia, Chirurgia e Medicina Sperimentale dell’Università di Ferrara e mamma di cinque figli. Accanto a lei Francesca, mamma di Lorenzo ed Elisa, a cui quattro anni fa è stato diagnosticato un carcinoma al seno e che oggi con la sua testimonianza vuole sottolineare i progressi della ricerca. Tra le altre testimonial che da anni affiancano l’Airc, Antonella Clerici.

Il cancro al seno è il più diffuso, con circa 52.300 nuove diagnosi: di fatto tocca una donna su otto. È però anche il tumore per il quale, negli ultimi due decenni, la ricerca ha ottenuto i migliori risultati. Un traguardo importante che però non può bastare. Ci sono infatti ancora tante pazienti che aspettano risposte per alcune delle forme più aggressive. Fra queste, il tumore al seno triplo negativo, che colpisce soprattutto in giovane età e contro il quale non sono disponibili terapie mirate, e il carcinoma mammario metastatico, che dalla sede primaria si è diffuso in altri organi.
I tumori ginecologici interessano circa 16mila pazienti. Per i tumori dell’endometrio e della cervice uterina la sopravvivenza a cinque anni ha registrato una crescita costante. Più complessa invece la situazione per il tumore dell’ovaio che risulta difficile da diagnosticare precocemente e spesso presenta un alto tasso di recidiva e di resistenza ai farmaci.

Per superare questi problemi i ricercatori Airc stanno sperimentando nuove combinazioni terapeutiche per ridurre la resistenza ai farmaci. Inoltre stanno focalizzando la loro attenzione anche sull’immunoterapia, in modo da individuare nuovi farmaci capaci di stimolare le risposte immunitarie delle pazienti.
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