Pianeta Mare, a ottobre il Film Festival Talenti con smartphone e ragazzi a rischio

Il varo della Missione
Il varo della Missione
di Gianluca Agata
Martedì 6 Settembre 2022, 18:01
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Il mare protagonista dal 5 all’8 ottobre presso il Museo Darwin - Dohrn in Villa Comunale e Il Cinema Academy Astra dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. In quelle date si svolgerà il Film Festival Internazionale Pianeta Mare di Napoli che racconterà per la prima volta dove sono nati 150 anni fa il cinema, con Etienne Jules Marey, e la moderna biologia marina, con Anton Dohrn. Storie quando, ben prima dei fratelli Lumiere Marey scattava con un fucile opportunamente modificato, le immagini di quanto accadeva nel golfo napoletano. Al tempo stesso verranno presentati e proiettati i film lungometraggi, corti e mobile film da un minuto di film maker under 30 di diverse nazioni in concorso e della sezione speciale “fuori concorso”.

Per avvicinare ed educare i giovani alla conoscenza, amore e protezione del mare e a nuove professioni 
attraverso l’arte cinematografica e la realizzazione di film da 1 minuto con smartphone, il varo di una missione in mare con la nave scuola Bliss caracciolini condotta da giovani dell’Associazione Life Scugnizzi a vela, in collaborazione con l’Assessorato alle politiche Giovani e Lavoro del Comune di Napoli, Centro per la Giustizia Minorile della Regione Campania del Ministero della Giustizia, il Film Festival Internazionale Pianeta Mare di Napoli, la Stazione Zoologica Anton Dohrn, la Fondazione Dohrn, Marevivo Onlus. 

«Il Film Festival continuerà a crescere ed evolversi a Napoli e nel mondo, anno dopo anno, grazie alla creatività straordinaria, ai talenti, alla tenacia di tantissimi bambini, studenti di cinema e scienze naturali, giovani ricercatori e film maker di Napoli, come gli splendidi ragazzi del Laboratorio creativo del Film festival e dell’Associazione Life del progetto Scugnizzi a vela guidato da Stefano Lanfranco - le parole di Max Mizzau Perczel, presidente Associazione culturale Pianeta Mare Darwin Dohrn-  Giornate normali e speciali al tempo stesso, tra strada e mare, ricerca scientifica e cinema, come questa di lunedì assieme alle istituzioni e organizzazioni coinvolte – che ringrazio di cuore - rappresentano una occasione bellissima per mettersi in gioco, stare assieme, imparare e raccontare il mare in mare; dove è nata la vita e senza il quale non possiamo vivere».

Una occasione speciale per vivere e raccontare il mare negli stessi luoghi dove Etienne Jules Marey 
realizzò col suo fucile fotografico i primi film al mondo 150 anni fa nel Golfo di Napoli e per girare mobile film da 1 minuto e un corto con giovani film maker del laboratorio creativo del Film Festival assieme ad alcuni dei giovani della squadra degli Scugnizzi a vela, volto all'integrazione per i ragazzi a rischio di devianza ed emarginazione.

I mobile film da 1 minuto e il corto girati dai giovani durante la missione in mare saranno montati grazie ai giovani del Laboratorio creativo del Film Festival e presentati nella sezione “Fuori concorso” durante una delle giornate del Film Festival dal 5 all’8 ottobre al Museo Darwin Dohrn in Villa Comunale e negli stessi giorni saranno proiettati dalla nave scuola Elisabeth caracciolini in ormeggio alla darsena Acton sulle pareti esterne del Palazzo Reale in prossimità dell'Archivio della Corte dei Conti di Via Acton. 

Per Chiara Marciani, assessore alle politiche Giovani e Lavoro del Comune di Napoli «questo evento unisce settori strategici per la città di Napoli come il cinema e il mare. Iniziative come questa, ci consentono di valorizzare i giovani e offrire loro opportunità di formazione concreta e combattere a monte fenomeni di dispersione scolastica, devianza ed emarginazione».

Ferdinando Boero, presidente del Film Festival Internazionale Pianeta Mare e della Fondazione Dohrn, 
chair Stazione Zoologica Anton Dohrn, aggiunge: «Dopo 150 anni celebriamo due grandi uomini che, a Napoli, hanno realizzato progetti eccezionali. La documentazione cinematografica e lo studio del mare vanno assieme da tanto tempo anche se spesso hanno seguito vie diverse. Con questo Festival vorremmo unire finalmente le due strade: giovani film maker e giovani biologi marini hanno già intrapreso questa convergenza, sulle spalle dei giganti Marey e Dohrn. Lo smartphone e la curiosità per il mondo marino possono diventare alleati straordinari per attrarre e togliere dalla strada i ragazzi e come ponti per nuovi mestieri e percorsi di vita felici».

Carmen Parisio di Penta, direttore generale Marevivo Onlus sottolinea: «In qualità di rappresentante di Marevivo, sono molto felice di essere qui. Come associazione che si occupa della tutela del mare ormai da 40 anni, siamo spesso in contatto con la passione e la tenacia di chi il mare lo studia, lo protegge, lo difende, lo pulisce dalla incuria di istituzioni e persone. Ma oggi, in questa sede storica e bellissima della Stazione Anthon Dorn, ho la sensazione di essere insieme a una tradizione seria e unica di ricerca sia nel senso di studio e approfondimento, sia nel senso di ricerca del futuro. Marevivo è nata e ha sempre lavorato guardando al futuro del mare, dell’ambiente, della conoscenza e ha sempre puntato sulla divulgazione e il coinvolgimento dei giovani che del futuro saranno protagonisti. La figura di Marey, fisiologo, cardiologo, ricercatore, sembra emblematica delle possibilità che dà la capacità e la voglia di guardare avanti al di fuori dei limiti che il presente a volte mostra come invalicabili. Come diverse sue ricerche sono nate dalla curiosità sul “movimento”, portandolo a importanti scoperte nel suo campo ma anche a prefigurare qualcosa che poi è diventato il cinema, così oggi qui vediamo raccolte e in contatto le energie in movimento verso il futuro, che tenacemente investono sulla costruzione e non sulla distruzione. Non sono solo i risultati degli avanzamenti scientifici e tecnologici che dialogano in questa sala ma anche la capacità di collegarsi a realtà e a linguaggi espressivi diversi, da esplorare e da usare come strumenti di conoscenza e divulgazione. Per questo “Pianeta Mare” è una occasione per tutti di vedere e conoscere il mare. I ragazzi che parteciperanno alla missione in mare saranno semi per il domani che tutti noi qui vogliamo tutelare, ma sono anche una risorsa di sguardi, di capacità, di pensieri che ci restituiranno con i loro video». 

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Giuseppe Centomani, dirigente Centro per la Giustizia Minorile della Regione Campania, aggiunge: «È una iniziativa  molto importante. Intanto è un indicatore di una collaborazione tra le istituzioni, cioé il ministero della Giustizia ed il Comune di Napoli e alcuni enti prestigiosi del contesto napoletano, ma anche Nazionale e questo significa fare rete, unico modo per poter affrontare la complessità dei roblemi di cui i nostri ragazzi sono portatori ed in particolare far vedere a questi ragazzi il mondo della bellezza attraverso il cinema, le immagini, l'esempio di altri giovani che stanno facendo questo percorso di formazione già producendo delle cose di qualità far vedere ai ostri ragazzi che i giovani quando fanno delle scelte utili, costruttive per la loro vita sono capaci di fare cose straordinarie e il mondo delle istituzioni e della cultura è molto attento a questi talenti ed è aperto anche alle scelte di questi ragazzi che stanno facendo ora questi corsi».  

Infine Stefano Lanfranco, presidente dell'Associazione Scugnizzi a vela: «Questa iniziativa è una opportunità mai sognata quella di dare la possibilità di dare una opportunità ai nostri ragazzi, che partecipano al progetto Scugnizzi a vela, ragazzi in messa alla prova del tribunale dei minori, ragazzi dei Quartieri di Napoli che decidono di partecipare alle nostre attività di recupero e integrazione. E' una esperienza per vedere il mondo da un altro punto di vista con persone che realizzano filmati rappresentando la storia. E' un mix che permette a questi ragazzi di realizzare la ossibilità che ci sono strade diverse. In particolare noi abbiamo un ragazzo che ha utimato il progetto tre annifa e che ora ha realizzato un corto per l'iniziativa di Pianeta Mare. Gli altri hanno capito che si possono vedere panorami diversi e vite diverse». 

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