«Social trainer» per i Quartieri spagnoli, presentato l'avviso pubblico

«Social trainer» per i Quartieri spagnoli, presentato l'avviso pubblico
di EMANUELA SORRENTINO
Mercoledì 20 Ottobre 2021, 18:53
3 Minuti di Lettura

Cercasi “guide sociali” per i Quartieri Spagnoli, tra i requisiti conoscere oltre all’italiano, l’inglese di base e il napoletano. Scade lunedì 25 ottobre l’avviso pubblico volto a individuare 5 social trainer (donne e uomini con diploma o laurea tra i 18 e i 35 anni originari dei Quartieri o comunque residenti nel comune di Napoli) nell’ambito del progetto Agoghè ideato dall’associazione Filosofia Fuori le Mura (progetto NA3.3.1b Spazi di Innovazione Sociale - Percorsi di inclusione attiva”).

La presentazione nel cuore dei Quartieri, a Largo Baracche, con il filosofo Giuseppe Ferraro ideatore del Progetto e lo scrittore Maurizio de Giovanni che ha da subito aderito alla bella iniziativa.

Non si ricercano guide turistiche ma veri e propri “allenatori sociali” che possano dopo un percorso formativo di 100 ore promuovere e organizzare eventi culturali, sportivi e dal forte valore aggregativo. Un ausilio per cittadini e turisti, per educare “da dentro” alla cura dell’ambiente cittadino, raccontando la storia dei luoghi con lo spirito di chi li vive quotidianamente.

«L’obiettivo - spiega Ferraro - è quello di favorire un’unione tra regole sociali e responsabilità individuali. Ognuno reclama diritti e in pochi rispettano le regole. Ecco: il social trainer deve essere il collante, oltre ad organizzare eventi deve stare vicino alle persone.

Solo così si può passare da una comunità chiusa ad una “sociale” capace di esprimersi all’esterno”. Maurizio de Giovanni, ricordando di aver “fatto vivere” il suo personaggio Mina Settembre proprio ai Quartieri spagnoli ha evidenziato quanto siano “una vera e propria rete con valori sociali, una rete che comunica attraverso propri codici come ad esempio i panni stesi che uniscono palazzi diversi e di conseguenza famiglie diverse. La stratificazione dei Quartieri è unica e magica. Non bisogna lasciare la “rete” agli altri ma bisogna attraverso la rete farsi conoscere e crescere secondo la natura del posto. Ecco l’importanza del social trainer che sia del luogo».

Tra i presenti numerosi commercianti e residenti tra cui Salvatore Iodice, artigiano della zona e consigliere della seconda municipalità, poi l’ex assessore alla Cultura del Comune di Napoli, Nino Daniele, l’avvocato Riccardo Imperiali di Francavilla, membro della Deputazione del Tesoro di San Gennaro e la professoressa Simonetta Marino, già delegata alle pari Opportunità del Comune di Napoli che ha sottolineato come “la formazione e soprattutto la continuità del progetto saranno essenziali per la sua buona riuscita. Non mancheranno iniziative sportive e culturali da fare soprattutto all’aperto dopo la fase di preparazione su diverse materie”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA