Palio di Somma Vesuviana, 30esima edizione con due giorni dedicati alla tradizione

Palio di Somma Vesuviana, 30esima edizione con due giorni dedicati alla tradizione
Sabato 10 Settembre 2022, 19:23
3 Minuti di Lettura

«Sabato 10 settembre dalle ore 18.00 sarà una serata dedicata non solo alla piazza dei ludi ma alla rievocazione storica, quella del Magister Nundinarum e il corteo che accompagnerà lui per l’investitura. A seguire poi due momenti: il rito religioso con la presenza del Vescovo della Diocesi di Nola. Monsignor Francesco Marino e un rito civile alla presenza delle autorità. A seguire lo spettacolo della danzatrice medievale del fuoco e la musica dei Menestrelli del 2000. Alle 21.00, in contemporanea agli antichi mestieri in piazza, all’interno di Palazzo Torino, avremo la performance di Vascio room gallery con ben 15 artisti che daranno vita ad un’unica opera». Lo ha affermato Marilena Maresca, responsabile comunicazione del Palio, evento che è organizzato dai «Giovani per Un Mondo Unito», i focolarini fondati da Chiara Lubich.

 Domenica 11 settembre dalle ore 18.00 l’attesa sfida tra gli otto rioni storici di Somma e in contemporanea i Saturnalia con musica popolare. Ritorna dopo due anni il Palio della Città di Somma Vesuviana, due anni che hanno cambiato la nostra storia presente per le gravi vicissitudini sanitarie – ha proseguito Marilena - e in ultimo la guerra in Europa. Dopo l’edizione speciale virtuale in Web del 2020, il Palio celebra quest’anno la sua 30^ edizione giocata tra otto Rioni storici di Somma. «Giochi della Tradizione, Giochi di Pace. Sei la terra che ho»: i titoli tema della manifestazione, per dare rilievo alla necessità di ritrovarci e riconoscerci come comunità che nel riscoprire le proprie radici, non esclude ma che articola le differenze, culturali, sociali e religiose, in relazioni di pace. I Giochi della tradizione che vedono gareggiare otto squadre, con 64 giocatori dei rioni storici, segnano la possibilità di vivere la competizione ludica come incontro e apertura all’altro, nel dono che si offre della propria appartenenza rionale e ad una storia del proprio territorio. Sei la terra che ho. Tema profondo che apre alla sapienza del valore della nostra terra, risvegliata dall’amore e dalla consapevolezza del valore della sua unicità e bellezza.

Motore rigenerativo per le generazioni che vivono e si susseguono in un continuo intreccio tra memoria e arte, patrimonio di creatività e storia. Ogni territorio si esprime con il linguaggio del proprio Genius Loci, interazione tra luogo e identità. La comunità ritrova la memoria e i sui vincoli, e rinnovata si apre e include«. L’evento dal sapore antico, ideato dai giovani per dare spazio alla creatività del territorio senza dimenticare la storia delle proprie radici!

© RIPRODUZIONE RISERVATA