Ancora una volta le sorelle Corcione portano alto il nome della loro città d’origine, Napoli, oltre i confini. Stavolta è Luisa ad aver vinto con Ca/1000 omaggio a Camille Claudel, di cui ha curato la la regia, il Roma Fringe Festival come miglior spettacolo 2021, il premio Alessandro Ferine per la ricerca e l’innovazione e miglior drammaturgia. Tanto che avrà diritto a 12 date italiane e una estera. L’ennesimo successo delle sorelle artiste che arrivano dal capoluogo campano.
Presentato da Estudio Associazione Artistica Culturale, l’allestimento per drammaturgia di Enrico Manzo, si è avvalso della presenza, in scena, di Noemi Francesca, con le voci di Lino Musella e Giacinto Palmarini, il sound design e le musiche di Marco Vidino, le musiche di Peppe Voltarelli, le opere scenografiche di Luisa e Rosaria Corcione.
Ca/1000 ha portato sul palco la storia di un’anima attraverso i momenti salienti della vita di Camille Claudel, artista di fine '800, dall'arrivo in manicomio a Monfavet alla sua "uscita", vittoriosamente perdente. Nelle sue opere l’artista francese è riuscita a scolpire l’animo umano, cogliendone la bellezza ma anche la crudezza oltre a tutti quegli aspetti solitamente taciuti. Il coraggio e la forza la resero profonda e autentica, ma fu anche logorata per aver ceduto, in seguito, alle contingenze economiche insuperabili per una donna sola in quell’epoca. Ca/1000 ha evidenziato quanto le vicende dell’esistenza personale e gli esiti della sua opera siano, inestricabilmente, fusi nel comune fallimento.
«Camille Claudel - sottolinea la regista Luisa Corcione - ebbe la dolorosa capacità di dare forma alle proprie visioni interiori, strappare all’ignoto la nostra parte più recondita, così come narra Rilke nelle Elegie duinesi.