Sorrento, a Villa Fiorentino convegno su mafia e corruzione

Convegno
Convegno
di Antonino Siniscalchi
Mercoledì 5 Febbraio 2020, 10:38
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SORRENTO - Le iniziative della Chiesa per arginare le mafie e porre un freno alla corruzione dilagante. È il tema del convegno in programma venerdì prossimo, alle ore 16.30 nelle sale di Villa Fiorentino, la stupenda dimora affacciata sul nuovo corso Italia. A promuovere l’evento dal titolo “L’impegno della Chiesa Cattolica contro corruzione e mafie” sono la Fondazione Sorrento e l’Arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia.

Dopo i saluti istituzionali dell’amministratore delegato della Fondazione Sorrento, Gaetano Milano e dell’arcivescovo Francesco Alfano, previsti gli interventi dei relatori moderati dalla professoressa Maria d’Arienzo ordinaria di Diritto Ecclesiastico presso l’Università Federico II di Napoli con l’introduzione affidata al dottor Catello Maresca magistrato antimafia - già sostituto procuratore presso la Direzione distrettuale antimafia di Napoli che parlerà de Le mafie: falsità e strumentalizzazione di valori. A seguire le relazioni con il dottor Fabio Balsamo dell’Università Federico II che tratterà de Il diritto canonico come strumento di contrasto a mafie e corruzione; il professor Luigi Di Santo dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale che interverrà sul tema “Per amore non tacerò”: il sacrificio di Don Giuseppe Diana; di Don Fernando Russo parroco di San Paolo Bel Sito che argomenterà di Mafie e strumentalizzazioni della pietà popolare. Il caso dell’inchino di San Paolo Bel Sito; del professor Mario Ferrante dell’Università di Palermo su Contrasto alla criminalità economico-finanziaria e legislazione antiriciclaggio vaticana;. Conclude il professor Patrick Valdrini rettore emerito dell’Università Cattolica di Parigi.

“Il convegno intende evidenziare l'importanza dell'azione opposta dalla Chiesa contro le mafie e la corruzione negli ultimi anni - spiega il promotore dell’evento Fabio Balsamo -. A fronte delle infiltrazioni malavitose nella vita della Chiesa, anche grazie ai sacrifici di don Pino Puglisi e don Giuseppe Diana, la Chiesa cattolica, negli ultimi anni, si sta dotando di strumenti normativi in grado di fronteggiare in modo sistematico le intimidazioni mafiose e le strumentalizzazioni dei riti religiosi perpetrate dalle organizzazioni malavitose. Questo attraverso una valorizzazione del diritto canonico quale strumento di contrasto a mafie e corruzione”.
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