Successo per la prima edizione del Napoli Horror Festival nell'ex base Nato

Successo per la prima edizione del Napoli Horror Festival nell'ex base Nato
Martedì 17 Settembre 2019, 16:31
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Successo per i tre giorni della prima edizione del Napoli Horror Festival all’Ex Base Nato di Bagnoli, organizzato da Cooperativa Mestieri del Palco in collaborazione con la Compagnia CRASC, che da alcuni anni promuove eventi a carattere multidisciplinare.

Napoli Horror Festival è un evento dedicato al tema paura e il logo rappresenta una stilizzazione dell’amigdala, la ghiandola del cervello che gestisce e controlla le emozioni ancestrali, tra cui la paura. Come tutte le emozioni ancestrali, anche la paura può generare arte ed il tema della prima edizione del festival è stato proprio l’arte generata dalla paura. 

Il Festival ha ricevuto grandi riconoscimenti e apprezzamenti da parte degli esperti e appassionati del settore, come Sergio Stivaletti e il professor Brancato. Per l’organizzazione, è stata una grande soddisfazione avere tra il pubblico grandi e piccini e volti noti del mondo dello spettacolo, come Rosaria De Cicco e Francesco Paolantoni che domenica si sono presentati a sorpresa con un travestimento originale. Anche la Presidente della Fondazione Banco di Napoli per l’Assistenza all’Infanzia, Maria Patrizia Stasi, che ha ospitato il festival, si è congratulata con l’organizzazione per la cura dei dettagli.

È la prima volta in assoluto che si svolge a Napoli un festival dedicato all’horror ed è l’unico in Italia che ha un programma articolato con mostre, performance, proiezione di film, un escape room, dibattiti ed un incredibile jumpscare tunnel. Attori, effetti speciali e atmosfere horror hanno regalato un percorso emotivo e sensoriale degno delle altre attrazioni sul genere presenti nelle maggiori capitali europee, come hanno potuto constatare molti visitatori. 

Tra gli ospiti e gli artisti intervenuti, Massimiliano Gallo, Sergio Stivaletti, professor Sergio Brancato, professor Giuseppe Limone, Marco Perillo, Massimo Piccolo, Gennaro Varavallo, Nicola Guarino, Baracca dei Buffoni, Artgarage, Daniele Misischia, Francesco Prisco, Anna Ceprano, Cristiano Ciccotti, Federico Frusciante, Giuseppe Colella, Anemone Ledger, Campo 77. Tra gli altri, il regista Nicola Guarino ha curato “La madre, i figli e la paura”, tra le performance, Artgarage ha curato “Bella ‘Mbriana” con le coreografie di Emma Cianchi e CRASC e Baracca dei Buffoni hanno realizzato la performance itinerante “Apocalypse Parade” performance itinerante. Tanti applausi e consensi per la performance di fuoco “NULLEAMAI FIRE PERFORMER” e l’installazione “L’ora d’aria”, a cui il pubblico poteva partecipare attivamente. Da segnalare, anche gli incontri “Napoli segreta” a cura di Marco Perillo e “Degli orrori e di altri demoni” a cura di Massimo Piccolo e Birdland – suggestioni, suoni e sapori dalla parola scritta, un format che trasforma la “parola scritta” in spettacolo, un mix alla ricerca del giusto equilibrio tra narrazione, recitazione e canto. 

L’organizzazione della manifestazione ha promosso anche una serie di iniziative per coinvolgere direttamente gli appassionati del genere e premiarli attraverso il concorso letterario e di corti cinematografici. Per il Concorso Letterario, è risultata vincitrice la giornalista Roberta D’Agostino con il suo racconto intitolato “L’odore della morte”.
Per il Concorso dedicato ai corti sono arrivate 855 proposte artistiche provenienti da tutto il mondo, tra cui Iran, Giappone, Canada, Turchia, Argentina, e ha vinto “Love life and sausages” diretto da Marco Vitelli. Grande partecipazione ha avuto, inoltre, il contest per il Miglior Cosplay Horror e la giovanissima Giada, che ha interpretato Annabelle la bambola assassina, ha vinto un viaggio in Transilvania con il suo costume realizzato rigorosamente a mano.

Dopo la soddisfazione della prima edizione, all’organizzazione non resta che dare appuntamento al prossimo anno.

#napolihorrorfestival 


MESTIERI DEL PALCO
Società Cooperativa senza scopo di lucro. La Cooperativa nasce nel 2014 come progetto di promozione dell'improvvisazione teatrale in Italia e dall’esigenza di fornire servizi e consulenza agli artisti e alle compagnie con lo slogan: solo il bello dello spettacolo, sollevando quindi gli artisti dalle incombenze burocratiche.
In soli cinque anni di attività produce e distribuisce spettacoli ed organizza rassegne, collaborando con diverse strutture già presenti sul territorio regionale e nazionale. Riconosciuta e sostenuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali ai sensi DD 27/07/2017 – progetti speciali e dalla Regione Campania ai sensi della LR 6/2007, è promotore del Progetto Zeta – dai valore al tuo lavoro, che crea sinergia fra le strutture che si occupano di arti sceniche e cultura ma che, per mancanza di requisiti strutturali, economici e formali non riescono agevolmente ad accedere individualmente ai finanziamenti pubblici e privati destinati al settore di appartenenza. Il Progetto Zeta mette insieme le progettualità singole di queste realtà creando economie e opportunità di lavoro.

BEATRICE BAINO
A gennaio 2019 Beatrice Baino ha festeggiato 25 anni di carriera. Un percorso lungo e articolato che nasce da una grande passione per le arti performative, si forma all'interno della cooperativa CRASC di cui cura la direziona artistica dal 2007 e si sviluppa a tutto tondo con il confronto con moltissime realtà del panorama culturale campano.
Specializzatasi in eventi multidisciplinari organizza e gestisce manifestazioni di diverso genere.

LA LOCATION
Area Ex-Nato
Da base militare a ‘Parco della conoscenza e del tempo libero’.
Stretta tra il mare e la periferia, l’Ex Base della Nato di Bagnoli è stata recentemente aperta ai cittadini.
La storia del complesso, dentro le cui stanze si decise di bombardare Belgrado, vede l’inaugurazione del collegio per bambini indigenti nel maggio del ’40. Nel 42’ la struttura viene riacquisita dalle autorità militari italiane, poi da quelle tedesche e infine dagli alleati. Tra il ‘47 e il ‘52 ospita i profughi di guerra istriani e dall’aprile del ’54 diventa la base Nato più grande d’Italia. Un patrimonio ampio, attualmente amministrato dalla Fondazione Banco di Napoli per l’Assistenza all’Infanzia, che consta di 400mila metri cubi di edifici e circa una trentina di ettari, di cui tredici adibiti a spazi agricoli. Oltre alle due scuole internazionali bilingue, la struttura ospita un campo di rugby appena ristrutturato, campetti minori e una piscina olimpionica. Con il varo del Parco della Conoscenza e del Tempo Libero, vengono poste le basi per la creazione di un’area a forte caratterizzazione socio-culturale. 
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