Trekking storico-artistico, sulle tracce di Escher a Ravello, Atrani e Amalfi

Escher in Costiera analfitana
Escher in Costiera analfitana
di Vincenzo Aiello
Mercoledì 7 Febbraio 2018, 11:16
2 Minuti di Lettura
“Un disegno di 42 metri di lunghezza abbellisce il muro dietro gli sportelli. Rappresenta una genesi. E in questo lungo racconto raffigurativo si vede il nascere di creature che a loro volta spariscono in altri esseri o forme. Insetti diventano pesci, pesci diventano uccelli. E ad un certo momento, gli uccelli si dissolvono in blocchi gibbosi che s'ammucchiano dando l'idea di monti che continuano a trasformarsi sino a diventare le case di una piccola città situata su una costa. Nel mare c'è una torre che risulta essere una torre del gioco degli scacchi. Pure il gioco degli scacchi cambia, si trasmuta nella raffigurazione con cui inizia il disegno, e precisamente nella parola che dà il titolo a questa meravigliosa opera d'arte: Metamorfosi. La cittadina del disegno è Atrani. L'autore dell'opera è Maurits Cornelis Escher, un famoso grafico (”Willem van der Ham,  Rassegna del Centro di Cultura e Storia Amalfitana)".Le opere de Il grafico olandese Escher le abbiamo incontrato su cover di romanzi, custodie di dischi, stampe affisse negli studi dei nostri amici architetti o radical chic, ma quanti sanno che la Costiera amalfitana fu una delle basi del suo sentire artistico. Escher nella primavera del 1923 si trasferì presso la costiera amalfitana, in Sud Italia, spronato dai suggestivi racconti di un'anziana signora danese che pure risiedeva presso la pensione Alessandri. Escher rimase letteralmente folgorato dalla suadente plasticità della luce del Mezzogiorno e, soprattutto, dalla commistione di elementi romani, greci e saraceni presente nelle architetture di Ravello, Atrani e Amalfi, tutte città campane che lasciarono un'impronta profonda nella sua fantasia: un'orografia così mossa e animata, così «teatrale» come quella amalfitana, d'altronde, non avrebbe potuto sortire diverso effetto su un olandese assuefatto a orizzonti lineari e modesti. Sulle tracce di Escher ci porteranno l’arch. Valenina Sannino ed il cartografo Michele Inserra – appuntamento in Piazza Duomo a Ravello l’11 febbraio alle ore 10; per info: 3711758097 – che ci mostreranno le tracce di Escher a Ravello, Atrani, Amalfi: un luogo in cui l’artista maestro delle geometrie, "fu meravigliato dai declivi calcarei a picco sul mare della dorsale amalfitana”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA