Una due giorni «dionisiaca»
per il Fuoriclassico del MANN

Una due giorni «dionisiaca» per il Fuoriclassico del MANN
di Cristina Cennamo
Mercoledì 22 Novembre 2017, 12:45
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Sono dedicati a Dioniso, dio migrante e mutante per eccellenza, dal cui mito si procederà per una riflessione più ampia sul tema delle identità, i prossimi appuntamenti di Fuoriclassico, a cura di Gennaro Carillo.
Venerdì 24 novembre (ore 17.30) al Museo Archeologico di Napoli è previsto infatti il dialogo tra il Prof. Massimo Fusillo, autore di un importante libro sul dio e sulle Baccanti nel Novecento, Il dio ibrido, e Gennaro Carillo nel corso del quale si discuterà sul nesso tra il dionisiaco e le cosiddette teorie del genere (Gender Theories) che assumono la sessualità non come un dato biologico irrevocabile, come un destino, ma come un atto creativo, qualcosa di prossimo alla performance artistica (basti pensare alle tesi di Michel Foucault e Judith Butler).
Tema cruciale e attuale specie alla luce della vicenda recentissima di Lorenzo, adolescente transgender di Alatri, che ha chiesto e ottenuto dal tribunale di Frosinone il riconoscimento del diritto di cambiare sesso e di chiamarsi Olimpia senza dover ricorrere a un intervento chirurgico. 
Sabato 25 novembre (alle 21) sul palco della Galleria Toledo avrà inizio invece la performance MDLSX dei Motus, con Silvia Calderoni (già Premio Ubu 2009  recentemente anche modella per Gucci)  da sola in scena, in una delle esperienze teatrali più potenti, e intimamente dionisiache, degli ultimi anni con ingresso gratuito fino a esaurimento posti.
MDLSX rimanda a Middlesex, romanzo dello statunitense Jeffrey Eugenides, premio Pulitzer 2003, storia di Calliope ermafrodito, nato maschio in corpo di donna. Nello spettacolo si arricchisce con manifesti queer e teorie sul genere, contributi di Judith Butler, Preciado, Donna Haraway e Pasolini, e della stessa Calderoni.
La rassegna, che proseguirà fino a giugno 2018, è promossa dal MANN e dal suo direttore Paolo Giulierini, con le associazioni A Voce alta ed Astrea. Sentimenti di giustizia, ideata e curata da Gennaro Carillo, con il coordinamento organizzativo di Marinella Pomarici e di Andrea Milanese per il MANN.
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