«Voce 'e Sirena», cinema crossover a sei anni dal rogo di Città della Scienza

«Voce 'e Sirena», cinema crossover a sei anni dal rogo di Città della Scienza
di Emanuela Sorrentino
Giovedì 28 Febbraio 2019, 11:51
3 Minuti di Lettura
«Voce ‘e Sirena»: esperimento di cinema cross over di Sandro Dionisio a sei anni dal rogo di Città della Scienza.

Al Cinema Teatro Sofia di Pozzuoli la presentazione e la proiezione del film di Sandro Dionisio, esperimento di cinema cross over che intreccia teatro, documentario e cinema d’inchiesta e di finzione.

A sei anni esatti dal rogo di Città Della Scienza, lunedì 4 marzo alle 20.30 al Cinema Teatro Sofia di Pozzuoli la Cetra Produzioni in collaborazione con Premio Civitas e Fondazione Idis presenta una serata per celebrare la resilienza dell’Istituzione di Città Della Scienza e quella di tutta la città virtuosa. Durante l’evento, la presentazione e la proiezione del film di Sandro Dionisio Voce ‘e Sirena, esperimento di cinema cross over che coniuga teatro, documentario e cinema d’inchiesta e di finzione. Si eleva proprio dai Campi Flegrei il canto di Parthenope, come eco vicina e potente di resilienza della millenaria sirena, da Coroglio verso tutta la città, attraverso le voci nobili coalizzate a difesa di uno spazio di cultura tra i più prestigiosi d‘Europa. Sul palco il critico cinematografico Valerio Caprara e il giornalista Ettore Di Lorenzo incontrano i protagonisti Cristina Donadio, Rosaria De Cicco e Agostino Chiummariello, il fotografo Antonio Biasiucci, il commissario straordinario di Città della Scienza Giuseppe Albano e il regista Sandro Dionisio. Nel film camei di: Enzo Moscato, Aldo Masullo, Maria Pia De Vito, i Solis String Quartet e tanti altri grandi personaggi. Al termine della proiezione un tributo del sax di Riccardo Veno, il saluto degli autori al pubblico e un brindisi collettivo offerto da Pizzalò catering e vini Capri Moonlight.

Voce ‘e Sirena racconta di Patrizia e Sofia, coinvolte professionalmente nella gestione dell’area museale di Città Della Scienza rispettivamente come commissario delle indagini e custode del presidio, attraversano le rovine del rogo che ha oltraggiato Napoli e in quelle macerie ritrovano un senso di appartenenza, evocando le voci più nobili e antiche della storia millenaria della città. Rappresentano l’una la borghesia napoletana e l’altra l’invincibile popolo napoletano: sono figure reali, quotidiane, ma riveleranno presto la loro natura mitologica. «Sei anni dopo il rogo, il teatro dolente, eppure affascinante, di rovine in cui ho girato il mio ultimo film Voce ‘e Sirena non esiste più – commenta il regista Sandro Dionisio - l’area colpita dall’atto criminoso è stata meritoriamente ripulita ed è pronta a ospitare nuovi progetti virtuosi e innovativi. Dei miei lungometraggi Voce ‘e Sirena è il più ardito linguisticamente, un mix di cinema, documentario, musical e di finzione con echi teatrali. Una vera sfida per quanto riguarda il lavoro di set: abbiamo trascorso settimane incantate e faticosissime tra rovine e miasmi, ritrovando tra le macerie fumanti un senso misterioso di dedizione e di appartenenza alla settima arte e al nostro territorio. Una sfida vinta anche e soprattutto grazie al contributo ispirato dei miei protagonisti e di una piccola grande troupe in stato di grazia. La consapevolezza che di quelle rovine non vi sia più traccia rende questa sesta ricorrenza per me e per noi particolarmente importante ed emozionante. Voce ‘e Sirena è nato d’impulso come reazione all‘atto vandalico. Ora che il ciclo lucreziano di morte e rinascita è compiuto, bisogna progettare un nuovo futuro per quell’area e per la città. Mi auguro che il quattro marzo la visione della memoria documentaristica sulle rovine sappia ricordare a ciascuno l’ombra che abbiamo attraversato, affinché ci permetta di dirigerci speditamente verso un esito luminoso dove solo il canto della Sirena possa innalzarsi sul golfo di Bagnoli». 
© RIPRODUZIONE RISERVATA