«Wonderuò», un cartone animato contro la violenza

«Wonderuò», un cartone animato contro la violenza
di Giuliana Covella
Lunedì 25 Gennaio 2021, 11:58 - Ultimo agg. 20:08
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Costume e mascherina azzurra e un cuore fucsia (come il colore dei guanti che indossa) stampato sulla fronte, l’eroina dalla folta capigliatura scura vola impavida sui tetti di Napoli est. La sua missione? Salvare le donne vittime di maltrattamenti, abusi e prepotenze da parte degli uomini. Wonderuò è la protagonista del cartone animato realizzato dalla Fondazione Famiglia di Maria nell’ambito del progetto contro la violenza sulle donne, dal titolo “Una carezza in un pugno”, finanziato dal Dipartimento di Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri. «Noi non c’arrendiamo, perché abbiamo un grande super potere. Quale? Siamo donne», è il messaggio di sensibilizzazione che lancia l’eroina, a cui da voce l’attrice Stefania De Francesco. 

Un progetto nato per contrastare la violenza di genere in tutte le sue forme, da quella fisica, a quella psicologica ed economica, fino a quella assistita che spesso vede protagonisti i minori figli delle vittime. Ad aprire il video, diffuso sul canale YouTube, è la presidente della Fondazione Anna Riccardi, come sempre attiva con iniziative a carattere sociale su uno dei territori più “caldi” della zona orientale, che snocciola i dati allarmanti sulla violenza negli ultimi mesi (69 i casi) e chiede aiuto a Wonderuò. Dati che stavolta fanno riflettere in maniera diversa: attraverso l’eroina di un cartone animato che invita le donne a denunciare, ad abbandonare uomini che le maltrattano e ad amarsi di più. «Chi ti ama non può farti del male», dice infatti Wonderuò alla giovanissima Denise, che si è rifugiata in lacrime su un tetto dopo l’ennesimo litigio col fidanzato manesco.

Tra le protagoniste del cartone animato, oltre alla presidente Riccardi, alcune mamme della Fondazione, Anna, Nunzia, Susy e la giovane Denise. Regia e animazioni di Carmine Luino, aiuto regia Rosaria Piscopo.

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