Wow festival, gran chiusura a Napoli per la kermesse su donne e impresa

Al San Francesco al Monte cala il sipario sulla seconda edizione

La celebrazione finale del festival
La celebrazione finale del festival
Lunedì 3 Aprile 2023, 16:17 - Ultimo agg. 16:20
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Si è conclusa il 2 aprile, all’Hotel San Francesco al Monte la seconda edizione del WOW Festival – Walk The Talk – ideato da Marianna Penna della WOW- Women Of Worth – Agency&Academy, con la partecipazione della giornalista e autrice Federica Flocco.

Il festival ha aperto a Napoli presso la libreria IoCiSto il 6 marzo e ha toccato le città di Londra il 17 marzo, Milano il 23 marzo e a Roma il 29 marzo, presso la sede di Binario F, il centro di Meta per lo sviluppo delle competenze digitali in Italia. WOW Festival ha creato un ulteriore asse internazionale tra Italia e Regno Unito con l’intenzione di essere a sostegno dell’imprenditoria femminile.

Strutturato in un percorso alternato tra webinar gratuiti di formazione e incontri dal vivo ha portato in giro il suo approccio al ‘soul marketing’ che la fondatrice, Penna, definisce come: «aiuto per le imprese femminili a perseguire la loro crescita a un ritmo sostenibile».

Fulcro dell’evento il coaching realizzato durante tutti gli appuntamenti del mese che le mentor testimoniano con queste parole: «In una sola parola: entusiasmo. Questa è stata l’energia che mi ha fatto capire quanto WOW fosse in linea con quella che sono. Donne che si mettono al servizio delle altre per crescere e cambiare verso nuove forme di noi stesse» racconta la Life Coach Carlotta Politano e sottolinea: «Quello che mi danno queste donne fantastiche? La voglia che hanno di mettersi in gioco e dire al mondo che una possibilità di cambiare nella vita c’è sempre».

Segue la stessa linea è la Style Coach, Sara Ibrahim: «Far parte di WOW mi permette di donare e ricevere conoscenza ed idee in uno scambio fatto di confronto e condivisione. Il Wow Festival è un momento estremamente stimolante in cui si concentra tutto questo all’ennesima potenza. Un’iniezione di positività a cui tutti dovrebbero attingere» e, non in ultimo, la vocal coach Giovanna Rumma: «WOW avvolge prende e trasporta in un’atmosfera nuova e piena di ispirazione.

Mi offre la possibilità ogni giorno confrontarmi con donne appassionate e con voglia di comunicare e di condividere la mia conoscenza con la loro esperienza».

La designer e fondatrice del brand Vitrizia, Patrizia Visone, ha raccontato il percorso di formazione in costume teatrale realizzato assieme a Putéca Celidònia con il costumista e scenografo Giuseppe Avallone che ha visto il 28 Marzo la messa in scena, nel Vicolo della Cultura, di Via Montesilvano, nel Rione Sanità, una mostra interattiva dal titolo: “’O Core d’ ‘O Vic” Donna: Costrizione Traguardi e Libertà”, evento in collaborazione con il festival, con al centro la storia del costume femminile in varie epoche, alla scoperta dei loro significati e protagonisti i manufatti realizzati dalle corsiste: Maria Grazia Lettieri, Rosa Santangelo, Nunzia Panico, Giusy De Bernardo, Ferrigno Ornella, Vera de Lange, Raffaella Campanile che dichiarano di aver vissuto il percorso come «un'esperienza bella e emozionante perché abbiamo condiviso i nostri manufatti e le nostre storie con il pubblico, ed è risultato di tanti scambi e discussioni illuminanti sulla posizione socio-culturale della donna di oggi e nel passato, non solo in Italia ma in tante altre parti del mondo». «La nostra multimedialità – racconta il docente Giuseppe Avallone - è stata una calda accoglienza e la trasmissione dell’infrazione è avvenuta attraverso l’inciucio, la chiacchiera, il desiderio di condividere in modo sano e umano senza barriere in mezzo».

«Il corso di realizzazione del costume teatrale - InPutéca Cucendo - si è rivelato essere molto di più di un semplice trasferimento di pratiche e teorie» spiega Clara Bocchino, di Putéca Celidònia e continua: «È una fucina di umanità e creazione. Veder crescere un gruppo che crea e pensa insieme era l'obiettivo di base, incredibilmente non scontato».

I corsi di formazione con laboratori pratici hanno come intento quello di rendere operativa la teoria trasformando gli allievi da discenti a potenziali operatori del settore con la consapevolezza che da questo genere di esperienze possa nascere un’opportunità di impiego o di avvio di attività imprenditoriale.

«L’attività laboratoriale è stata proposta come un gioco di consapevolezza e stimolo di riflessione su alcune costrizioni, alcuni traguardi e delle libertà, che hanno caratterizzato la storia dell’evoluzione e dell’emancipazione della donna, nel corso dei tempi come il velo, il burqa, gli anelli delle donne giraffa, il piede a fior di loto, la pratica dell’infibulazione, la figura della Regina Elisabetta II° che cambia le regole del gioco per la discendenza» specifica la brand designer Patrizia Visone.

 

Le attività del festival continuano con il contest “I Wish 2 WOW” (Desidero Stupire), con tema “Io sono il racconto. Stupisci con la tua storia” (I’m the narrative). Il cui termine di chiusura, per compilare il form on line, è stato prorogato al 24 giugno: https://forms.wix.com/f/7028753204913374198

Il contest è rivolto a donne, in Italia e nel Regno Unito, che desiderano avviare una propria attività di impresa. Le concorrenti, al contest, potranno partecipare con un proprio progetto che risponda ai 4 criteri previsti dal regolamento:

1. un’idea geniale (autentica/originale/innovativa)

2. impatto sociale (impatto economico, ambientale, culturale e/o ponte culturale)

3. comunità (creare una rete, una comunità, basata sui valori di uguaglianza, inclusione e diversità)

4. fattibilità (idea basata su un modello remunerativo efficiente che permetta la sua sostenibilità)

Le due vincitrici, una italiana ed una inglese, che si aggiudicheranno il Premio WOW riceveranno il premio realizzato dalla jewellery designer Elisabetta Marinelli e supporto mentoring di 4 esperte, in diverse aree del marketing, del team dell’agenzia e academy Women of Worth (Donne di Valore), oltre a quello di orientamento in ambito legale e finanziario affinché il loro progetto possa prendere forma.

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