«Controtempo», la canzone di Valerio Sgarra dedicata alla tragedia di Casamicciola

Valerio Sgarra
Valerio Sgarra
di Ciro Cenatiempo
Sabato 28 Gennaio 2023, 15:22
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Sarà disponibile da domani sulle maggiori piattaforme streaming «Controtempo», l’ultimo singolo di Valerio Sgarra, cantautore di Bagnoli trasferitosi nell’isola verde da diversi anni, che è stato spinto a comporre questo pezzo (si avvale dell’arrangiamento e della produzione di Marco Calise) dopo gli eventi luttuosi dello scorso novembre a Casamicciola pensando appunto «al tempo, la sua sospensione, la vita che scorre e si perde in senso contrario, in tremendo anticipo. Controtempo».

Sgarra, vincitore tra l’altro nel 2019 del «Premio De André sezione poesia», vanta un interessantissimo background artistico connotato, agli inizi, dalla collaborazione con gli «Scetavajasse», gruppo folk-punk di strada, e caratterizzato dalla frequentazione con il mondo delle case occupate, dei saltimbanchi e dei festival Buskers.

In tempi più recenti, nel 2008 è andato in scena al Théâtre-Studio di Parigi con lo spettacolo «Italia mia - oratorio incivile per Pier Paolo Pasolini» di Maurizio Braucci per la regia di Sergio Longobardi. Nel 2010 ha partecipato al Napoli Teatro Festival con lo spettacolo «Diciotto carati» di Antonio Skatmeta, con il quale ha scritto a quattro mani alcune canzoni, per la regia di Giovanni Sacchetti. Nel 2013 ha pubblicato «Serenate a mano armata» romanzo breve, con la collaborazione di ARTI (Area Ricerche Teatrali Indipendenti) dal quale è nato uno spettacolo-presentazione-concerto al Castello Aragonese di Ischia. È di due anni dopo (sempre con ARTI) la sua prima raccolta di poesie «Germogli di noia». Nel 2020 ha pubblicato «Omissis» per la Reversusrecords, un disco di canzoni e poesie con Giulio Fazio in veste di coproduttore, coarrangiatore e produttore artistico.

«La recente tragedia dell'isola che mi ha adottato è lì, si intravede in chiaroscuro – sottolinea Sgarra - ma non si lascia afferrare del tutto. E si mescola, nel ricordo, a tutte le altre piccole e grandi tragedie del mondo, che spesso si dimenticano troppo in fretta, controtempo».

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