La Notte d'arte ci riprova tra Carosone e Daniele i veri americani di Napoli

La Notte d'arte ci riprova tra Carosone e Daniele i veri americani di Napoli
di Giovanni Chianelli
Venerdì 3 Gennaio 2020, 08:26
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«Notte d'arte», sarà buona la seconda? Il 14 dicembre divampò la polemica: l'esibizione di diversi cantanti napoletani che avrebbe dovuto concludere la kermesse saltò pochi minuti prima dell'inizio per l'assenza dei permessi da parte della polizia municipale, facendo infuriare gli invitati e soprattutto il direttore artistico, Gianfranco Gallo, che partecipavano senza cachet.

Stasera gli artisti si ritroveranno in piazza del Gesù dalle 20.30: sul palco, tra gli altri, presentati da Nunzia Marciano, Rosaria De Cicco e Gaetano Gaudiero, sfileranno Capone Bungt&Bangt, Marco Zurzolo, Giovanni Block, SesèMamà, Scalzabanda, Mariano Bellopede, più Andrea Sannino che a dicembre non avrebbe partecipato e che stasera farà omaggio a Renato Carosone nei 100 anni dalla nascita anticipando le canzoni che proporrà da marzo nel musical dedicato all'americano di Napoli atteso al debutto all'Augusteo.

Tuttavia spiccano, a confronto col programma precedente, le assenze: lo scrittore Maurizio De Giovanni precisa però che non potrà essere presente per via di «un'importante presentazione a Roma, alla libreria Nuova Europa all'Eur, in concomitanza e fissata da mesi. Altrimenti sarei andato, Gianfranco Gallo è un amico». Se anche per Tony Esposito e Maldestro si parla di impegni pregressi, per gli altri potrebbe aver pesato la bufera del concerto saltato, soprattutto Peppe Quintale che prese un aereo a sue spese per poi veder vanificato l'evento.

Le polemiche investirono soprattutto gli organizzatori, l'assessorato alla Cultura del Comune di Napoli e la Municipalità 2. Ma oggi sembra tutto passato: «Confermo, sul momento mi arrabbiai. Ma la mia fu una reazione di pancia, soprattutto per gli artisti e specialmente per chi si era mosso da lontano« dice Gallo. «Adesso l'intoppo si è risolto, i permessi sono stati concessi e dirò che questa interruzione ha fatto bene al programma: ho potuto arricchire di contenuti la serata e chiamare nuovi artisti». Il riferimento è, oltre a Sannino, alla convocazione di Gianni Lamagna e di attori come Francesco Di Leva, Vincenzo Pirozzi, Elvis Esposito e Ivan Castiglione, mentre quella che Gallo nomina la «pattuglia femminile», composta da Antonella Prisco, Patrizia Di Martino e Marianna Robustelli, leggerà una lettera scritta da donne curde e tradotta in napoletano.

«A parte che il 70% del programma è stato portato a termine e questa sarà solo la conclusione», aggiunge l'attore «sono portato a credere che il rinvio sia quasi una buona notizia. Abbiamo così la possibilità di celebrare Carosone e anche i 5 anni della scomparsa di Pino Daniele, invitando la nipote Loredana. E poi così ho potuto verificare l'attivismo e l'entusiasmo di tanti colleghi che partecipano nonostante le difficoltà e il fatto che la serata sia senza compenso».

Gli fa eco Eleonora De Majo, assessore alla Cultura, tra i più convinti promotori della Notte: «La serata sarà ricchissima di conferme, artisti che avrebbero già dovuto esibirsi il 14 dicembre e di novità, ospiti che hanno aderito al secondo appello del direttore Gianfranco Gallo a cui deve andare il ringraziamento della città per il lavoro svolto e per la capacità di non fermarsi e ricostruire un cast eccezionale in pochissimo tempo».

La serata non sarà solo concentrata in piazza del Gesù: parallelamente a Forcella un altro palco sarà dedicato alla tradizione, alla musica napoletana e alle tammurriate. Una festa di piazza animata dalle paranze di tammorrari, tra cui gli Zezi, e gli altri artisti invitati da Claudio Finelli, responsabile cultura di Arcigay.

Per l'occasione sono state prodotte speciali cartoline, spedite a esponenti nazionali ed europei della cultura, delle istituzioni, e delle imprese, per invitarli a testimoniare la loro vicinanza ai temi dell'accessibilità e dell'inclusività. Simbolo della manifestazione è un pugno, ideato da Roxy in the Box, che con dita di tanti colori stringe una rosa. A qualcuno ricorderà un antico simbolo politico.
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