Punk Tank: a scuola di live, con le Jam Session in diretta su Radio Direzioni Diverse

Punk Tank: a scuola di live, con le Jam Session in diretta su Radio Direzioni Diverse
di Serena Mancusi
Sabato 30 Aprile 2022, 11:09 - Ultimo agg. 12:21
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Il Punk Tank a quasi un anno dalla sua nascita ha già mietuto grandi frutti e prospero raccolto. Nato come caffè letterario, spazio concettuale e artistico e cocktail bar, il locale gestito e fondato da Andrea Cannata tramite l’associazione omonima ha presentato in questi mesi un variegato calendario di eventi, con proposte per tutti i gusti e personalità. Soprattutto ha il merito di contribuire a rendere vivace quel superstrato culturale che non fà parte della classica movida napoletana, e che collabora soprattutto a preservare la musica dal vivo, quella non commerciale, inedita e “suonata”, da club e sale, colpite gravemente dalla pandemia.

Da marzo infatti si svolge ogni giovedì a partire dalle 22 nel locale situato al centro di Piazza Dante a Napoli un appuntamento di jam session, ovvero una sessione di improvvisazione musicale in cui musicisti si ritrovano per suonare e creare musica insieme; non esiste un ordine, una scaletta, una preparazione precedente. Si lascia completamente spazio all’istinto, all’ispirazione e all’immaginazione. E per coloro che aspirano a lavorare con la musica, oltre ad essere una grande esperienza di esercizio sul palco e con un pubblico dalla mentalità aperta, è una fondamentale opportunità di networking e di esposizione. Lo ha capito bene non solo lo staff del Punk Tank, ma anche la squadra di Direzioni Diverse, web radio rigorosamente indipendente, prodotta dagli studi di OverdubSystem a Napoli (con attuale sede a Piazza Plebiscito, in un punto nevralgico) e in diretta durante la settimana generalmente dalle 21 alle 23. Infatti le jam session vengono trasmesse anche sulla radio, allietando e incuriosendo gli ascoltatori. Gli appuntamenti proseguiranno per i prossimi mesi fino a nuovo termine. 

Una Jam Session può riservare tante sorprese. La serata del 7 aprile scorso non è stata da meno. In una location dai toni e dalle luci soffuse, a cavallo tra psichedelia e blues, il piano superiore del Punk Tank ha offerto uno spettacolo da faville: synth, batteria, basso, chitarra elettrica, tromba, tastiera e voci a cavallo tra metal, rap, funky, alternative e soul.

Il tutto nato in maniera spontanea e meravigliosamente imprevedibile. Spesso le jam diventano appuntamenti dallo stile musicale alquanto programmatico, e con una risoluzione decisamente prevedibile. Tuttavia la promessa del locale e della web radio sopra citati è quella di fornire ogni giovedì una jam sempre diversa, con nuove inedite ed eccitanti proposte.

Spiegare una jam session per chi viene dall’esterno può essere difficile, soprattutto se non si tratta di un ascoltatore attento. Come illustrato però da Fernando Morello, fondatore di Direzioni Diverse e con diversi anni di esperienza da musicista e tecnico del suono, queste sono delle vere occasioni di coesione e di apprendimento, in questo caso del live. Presso la sede della sua web radio infatti, oltre a tenersi regolarmente interviste, dirette di concerti e podcast (ovvero trasmissioni registrate digitalmente e scaricabili e riproducibili in un secondo momento, generalmente attraverso un codice), è anche prevista la possibilità di esibirsi per promuovere il proprio progetto. Secondo Morello, solo attraverso il live, anche con i suoi difetti (a questo proposito sono peraltro disponibili i bloopers delle varie dirette di Direzioni Diverse sia dal sito che dal portale Mixcloud), un artista è in grado di trovare la sua vera espressione, di affinare il suo strumento. Fra l’altro, sempre secondo Morello, i live così come le jam, insegnano lo spirito di coesione, di lavoro di squadra e invogliano ad essere coraggiosi, ad esporsi e a scoprire le proprie potenzialità. Ha inoltre raccontato di come spesso alcuni artisti, proponendo i propri dischi nelle radio, spesso si siano avvalsi di puerili stratagemmi per compensare ad una resa dal vivo non certo eccezionale. E se si pensano alle jam, per coloro che non dispongono di formazioni, di sale prova o altro, non esistono occasioni migliori per cominciare a sviluppare l'orecchio musicale e un ascolto sensoriale totale attivo. Ha inoltre aggiunto che la possibilità di registrarsi, seppur in maniera scarna, durante jam sessions, palchi aperti ed esibizioni contribuisce ad una diffusione e ad un’espansione della musica emergente sulla falsa riga dei bootleg, ovvero tramite registrazioni amatoriali distribuite in maniera non ufficiale dai fanbase di artisti in cerca di esposizione. 

Attivo è anche il lavoro collaborativo su cui si fonda Radio Direzioni Diverse, la quale, sin dall’anno della sua nascita, ha visto avvicendarsi nei suoi studi e ai microfoni nomi come Mad Professor, Adrian Sherwood, Marcello Coleman (Almamegretta), Aldolà Chivalà e Francesco Di Bella (24 Grana), giusto per citarne alcuni. Di recente hanno anche trasmesso la diretta sempre dal Punk Tank dello spettacolo di Pierpaolo Capovilla, voce del gruppo Il Teatro Degli Orrori, con una lettura drammaturgica dedicata a Majakovskij, dal titolo “Eresia”, che ha visto il pienone della sala superiore e ricevuto grande plauso. Attivo è anche il sodalizio nato col locale, che per Fernando Morello rappresenta un poco il ragazzino con grandi potenzialità, e quindi qualcosa da preservare e far crescere. Ciò rientra in un lavoro più complesso e ramificato, in cui l’obiettivo è appunto preservare i club e i locali underground, nonché le radio indipendenti.

Interni della sala superiore del Punk Tank, dove si svolgono le Jam

Indipendenza artistica e underground sono due concetti che viaggiano in parallelo e che vanno contemporaneamente a braccetto. In questo senso Fernando Morello ha raccontato di come la radio da lui fondata sia nata e continui ad operare ancora adesso con la logica dell’assenza di scopo di lucro. Secondo lui la radio è strumento a servizio della musica, arte che andrebbe spogliata di qualsiasi contenuto di mercato e riportata alla sua essenza: l’espressione del sé. E parlando di espressione libera, Morello ha ricordato e rimembrato con affetto le collaborazioni per eventi con locali simbolo dell’underground di Napoli come ad esempio Cellar Theory (al momento chiuso), Moses e Perditempo, meritevoli (come il novello aggiunto Punk Tank) di proporre festival, palchi aperti e jam sessions a tema alternative, punk, dark wave e via dicendo. Vale a dire tutte quelle realtà che non sono il classico spettro della modernità, abituata a sentire per pochi secondi e non ad ascoltare attentamente. Infine, ha aggiunto che il Do It Yourself (ovvero il fai da te) nell’apprendere l’arte della radio nonché della musica è l’arma vincente, nonché la risposta ad un’offerta formativa e professionale spesso povera e riduttiva in entrambi gli ambiti. 

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