Il Coronavirus non ferma i napoletani: musica e aperitivi online, impazzano gli Houseparty

Il Coronavirus non ferma i napoletani: musica e aperitivi online, impazzano gli Houseparty
di Bruno Majorano
Martedì 17 Marzo 2020, 08:30
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«Allora per l'aperitivo ci vediamo alle 20, ok?», dicono proprio così: «Ci vediamo», ma non c'è pericolo di infrangere le ordinanze e le direttive in vigore. L'aperitivo ai tempi dei Coronavirus diventa virtuale, seppur fino a un certo punto. Tutto merito ti una applicazione che negli ultimi giorni ha letteralmente scalato le classifiche su ogni piattaforma di download digitale. Si chiama House party e mai con in questo momento inquadra alla perfezione il periodo storico che tutta l'Italia sta vivendo. Nel nome c'è già tutto, perché è lo strumento che consente di fare festa, seppur rimanendo tranquillamente a casa propria: sul divano, in camera da letto, in cucina. Non fa alcuna differenza.

Si tratta di una app che prevede una videochiamata di gruppo (ci possono essere massimo 8 persone connesse contemporaneamente) e permette a tutti di condividere i momenti della vita quotidiana con gli amici di sempre, ovvero con quelli che prima dell'avvento del Coronavirus erano abituati a vedersi anche solo per 5 minuti al giorno per bere una birra insieme o anche per scambiare una chiacchiera dopo il lavoro. Il motto comune è questo: «Dobbiamo stare a casa? Almeno facciamo festa». E a Napoli, nel primo weekend di coprifuoco, Houseparty è entrata letteralmente nelle case di tutti: per l'aperitivo, per la cena e non solo.

Sabato sera, ad esempio, c'è stato chi - in piena astinenza dal calcio giocato - si è messo a guardare in tv la finale del mondiale del 2006 vinta dall'Italia sulla Francia e trasmessa sui canali si Sky Sport. E siccome la Nazionale si guarda in compagnia, tre tifosi con l'orgoglio azzurro particolarmente spiccato hanno pensato bene di mettersi ognuno sul proprio divano, davanti alla propria tv ma in diretta video l'uno con l'altro. Morale della favola: alla trasformazione dell'ultimo e decisivo rigore di Fabio Grosso, sono esplosi in un grido di esultanza prontamente immortalato e postato sui social. Distanti, ma uniti: proprio come recita lo slogan che molti calciatori di serie A - e non solo - stanno promuovendo in questi giorni tra social e tv.

Dicevamo dell'aperitivo, però, perché quello sì che è diventato l'appuntamento fisso (non solo del venerdì e del sabato sera, sia chiaro). Dalle 19 in poi le singole house si iniziano ad affollare e nel weekend c'è chi si è messo anche con la musica a tutto volume, occhiali da sole da rave party e un buon drink gelato in mano per fare festa con gli amici di sempre. Un modo diverso - in perfetto stile con l'era digitale - per andare avanti e non farsi abbattere dalla solitudine delle mura domestiche. Ecco le singole feste sono impazzate, nessuna miccia particolare: l'esplosione di allegria è stata naturale, in perfetta linea con le disposizioni e le ordinanze restrittive disposte ai fini di arginare il contagio del virus. Affacciati alle piccole finestre (che poi hanno letteralmente inondato i social nel fine settimana tra screenshot e foto varie) ragazzi e ragazze di ogni età si sono dati appuntamento, tra birre, bicchieri di vino o anche solo una lattina di Coca Cola: uniti tutti dall'irrefrenabile desiderio di evasione, seppur all'interno della legge. È anche grazie alla rapidissima diffusione di questa nuova metodologia di fare festa che a Napoli si sono registrati pochissimi casi di fughe notturne o aperture clandestine di baretti e locali. Anche perché con la videochiamata di gruppo ci si può tenere in contatto, studiare insieme, parlare delle giornate che sembrano infinite e trovare nuovi passatempo. Houseparty mette anche a disposizione dei frequentatori delle singole case la possibilità di sfidarsi in giochi di società come quiz di cultura generale e gare di disegno: insomma, di tutto un po' pur di fuggire dalla routine quotidiana. Ma non solo perché la app è diventata di dominio talmente comune che c'è anche chi la utilizza per le riunioni familiari, come può essere il classico pranzo domenicale: il Coronavirus lo ha impedito, la tecnologia lo ha reso diverso, ma pur sempre valido. Arrangiarsi è da sempre un'arte che a Napoli è molto diffusa e con i mezzi tecnologici a disposizione di tutti, è diventato ancora più facile ingegnarsi e trovare soluzioni per battere la noia. 
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