«A Christmas Carol» di Dickens protagonista del Natale napoletano

«A Christmas Carol» di Dickens protagonista del Natale napoletano
di Benedetta Palmieri
Giovedì 14 Dicembre 2017, 12:48
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Avaro, ma anche avido, arido e scontroso, egoista: Ebenezer Scrooge è il ricco e vecchio finanziere protagonista di “A Christmas Carol” di Charles Dickens – suo romanzo breve e una delle sue opere più critiche sulla società dell’epoca. Ma pure una delle più famose e rappresentate: le versioni cinematografiche sono ad esempio una ventina, a cominciare dall’omonimo film muto del 1910, e passando per quello animato realizzato in 3D nel 2009 da Robert Zemeckis, che vedeva Jim Carrey fornire (attraverso il performance capture) struttura e movimenti al protagonista.

“A Christmas Carol” è però anche uno dei simboli indiscussi di questa festività. E chi sa se è vero che a Natale siamo tutti più buoni, ma di certo il lavoro dickensiano si presenta come la parabola perfetta a dimostrarlo.
La storia è più che nota, ma vale la pena comunque ricordarla, perché protagonista qui è proprio lei, che sarà oggetto in questi giorni di alcune rappresentazioni in città e fuori.

È la vigilia di Natale del 1843, ma Scrooge si sottrae bellamente all’atmosfera festosa che lo circonda: esprime il proprio disappunto per la perdita di tempo prezioso da dedicare al lavoro, non ricambia gli auguri per strada, declina l’invito del nipote (unico parente che ha e che nonostante tutto seguita a cercarlo) e concede al suo dipendente Cratchit, che paga miseramente, solo un giorno di libertà. Si ritira dunque noncurante nella sua solitudine, ma la notte riceve la visita di tre spiriti: quello del Natale passato, quello del Natale presente e quello del Natale futuro. Quanto le tre presenze gli mostreranno lo colpirà al punto da indurlo a cambiare, ma i dettagli è giusto scoprirli di persona.
 
E allora, si potrà farlo questo venerdì 15 alla Galleria Borbonica (via Morelli 61): in collaborazione con “Il demiurgo” si mette infatti in scena Dickens per la regia di Francescoantonio Nappi.

L’appuntamento è alle 20 per il primo turno, e alle 21.30 per il secondo; per le informazioni e le necessarie prenotazioni, la mail info.demiurgo@gmail.com o i numeri 392/3501780 e 366/2080108.

Si replica sabato 16 e domenica 17 (alle 17, alle 18.30, alle 20 e alle 21.30) al Castello Lancellotti di Lauro (in provincia di Avellino); e poi il 23 alle 11, a Villa Lysis a Capri.

Palcoscenici particolari e suggestivi, che sommeranno carattere alle rappresentazioni.
 
Ma c’è un posto a Napoli dove “Canto di Natale” è davvero di casa: “Il pozzo e il pendolo” (piazza San Domenico Maggiore 3) propone difatti l’opera per il dodicesimo anno consecutivo, e lo fa a partire dal 21 dicembre prossimo (si replica sino al 30, tutti i giorni alle 21, la domenica alle 18.30; per informazioni e prenotazioni, sito e pagina Fb, la mail info@ilpozzoeilpendolo.it, i numeri 081/5422088 e 347/3607913).

La messinscena è affidata a Paolo Cresta e Carlo Lomanto, che ne faranno un “racconto a due voci, una fatta di parole, l’altra di suoni”. Gli spettatori, inoltre, saranno traportati nel tempo, e potranno sprofondare comodamente in un salotto ottocentesco. 
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