Agerola, sui sentieri degli Dei arriva il monologo esistenziale di Rivieccio

Agerola, sui sentieri degli Dei arriva il monologo esistenziale di Rivieccio
Martedì 19 Luglio 2022, 15:22 - Ultimo agg. 15:42
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È uno spettacolo con tematiche attuali quello presentato da Gino Rivieccio mercoledì 20 al Parco Colonia Montana, nell’ambito di “Agerola sui sentieri degli Dei”, festival dell’alta costiera Amalfitana. Con la consueta ironia, il comico napoletano in “Da cosa nasce cosa” porterà il pubblico a sorridere e a riflettere sugli accadimenti degli ultimi anni, dai cambiamenti sociali a quelli economici e climatici, senza contare il Covid che ha mutato repentinamente il nostro stile di vita. Ma è sul virus della stupidità contro il quale non c’è nessun vaccino, che l’attore in questo suo monologo teatrale batte l’accento. Un virus che sembra aver ottenebrato le menti anche di chi dovrebbe governare il mondo. In scena Rivieccio appare come un capotreno istrionico che passa da un argomento all’altro come un bambino che trascina le carrozze del trenino, sottolineando le varie fasi dello show con alcuni interventi musicali, accompagnato al pianoforte dal maestro Marco Ciardiello e con il supporto di tre vocalist. Al termine dello spettacolo Gino Rivieccio sarà insignito del premio Roberto Bracco che gli verrà consegnato dal sindaco di Agerola Tommaso Naclerio.

Ancora teatro giovedì 21 al belvedere parco Corona, dove va in scena “Parola di Wurlitzer” di Paolo Logli, che vede protagonista la collaudata coppia composta da Marco Morandi e Claudia Campagnola. Un viaggio fantastico sulle note delle canzoni. Canzoni che sono macchine del tempo e che ci riportano indietro a momenti indimenticabili della nostra storia. Una favola, narrata da un juke box, un juke box femminile, un Wurlitzer modello 1050, che ha la civetteria di farsi chiamare Betty.

Sorride, racconta storie, si innamora dei locali dove suona e dei ragazzi che ballano sulle sue note. Nel viaggio musicale a ritroso nel tempo e nei locali templi della musica Betty racconta la “storia della sua vita”. Dal momento in cui nacque, fino al momento della massima fama, descrivendo anche le variate abitudini del pubblico dei musicofili dagli anni ’40. Il tutto, fino al momento del suo “declino”, gli anni ’80. 

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