Al teatro Gelsomino di Afragola in scena «Storia di una ladra di libri»

Storia di una ladra di libri
Storia di una ladra di libri
di Ilenia De Rosa
Mercoledì 6 Giugno 2018, 10:32
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AFRAGOLA - Torna per una replica speciale in Campania lo spettacolo «Storia di una ladra di libri», di Teatri di carta, scritto da Francesco Campanile, anche regista, e Tiziana Tesauro. L'appuntamento è per domenica, alle 20,30, presso il teatro Gelsomino di Afragola. Dopo aver toccato numerose città italiane in una tournée di teatro ragazzi che ha debuttato al teatro Massimo di Cagliari nel mese di febbraio, la pièce viene presentata nuovamente in Campania.

Saliranno sul palco Francesca Borriero, Francesco Campanile, Francesca Del Mondo, Paola Maddalena, Francesco Medugno, Salvatore Veneruso. Lo spettacolo narra la storia di Liesel e della sua famiglia sullo sfondo della Germania nazista. Come si resta umani in un contesto disumano come quello dell’Olocausto?

La storia della ladra di libri lo spiega e insegna quanto sa essere benefico lo sguardo di un bambino, che ascolta il mondo attraverso la musica del cuore. Grazie agli insegnamenti del padre, la piccola protagonista scopre un profondo amore per i libri che utilizza come rifugio dagli orrori del nazismo, imparando il potere e l’importanza delle parole. Lo scoppio della seconda guerra mondiale sconvolge la vita familiare, segnata dall’arrivo di Max, un ragazzo ebreo che la famiglia di Liesel decide di nascondere. Tra i due giovani nasce una profonda amicizia basata sulla passione per la lettura, che diventa per Liesel l’unico modo per mettere le ali ai propri sogni di libertà.

«Una grande storia di umanità e coraggio che affronta temi importanti quali la lotta per la vita, il significato della morte, la forza delle parole e il coraggio delle proprie idee» spiega Francesco Campanile. Le paure della giovane protagonista e di tutti i personaggi che abitano il suo mondo nascono e si sviluppano in un clima di drammatica privazione, le leggi naziste impongono nuovi modelli di comportamento rimarcando il concetto di diverso in un’infinita lotta per la sopravvivenza. Lo spettacolo presenta un impianto scenico essenziale in cui ciascun oggetto diventa segno, traccia di un mondo simbolico da scoprire attraverso il gioco dei corpi degli attori in azione.

 
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