Torna il Teatro alla deriva, l'unica manifestazione dove gli artisti si esibiscono su una zattera galleggiante. Le Terme - Stufe di Nerone a Bacoli, il 3, 10, 17 e 24 Luglio, alle 21.15, ospiteranno l’undicesima edizione della rassegna ideata da Ernesto Colutta e Giovanni Meola, che ne firma la direzione artistica per il decimo anno.
«Comincia il secondo decennio di vita della nostra zattera e di Teatro alla Deriva. Una cosa enorme, a pensarla e dirla ad alta voce, e assolutamente non scontata se si riflette sulla natura indipendente della rassegna e sulla sua particolarità ed unicità. La famiglia Colutta, che gestisce le Terme-Stufe di Nerone, che ospita la manifestazione dal 2012, ha fortemente voluto dare continuità a questo progetto e così noi non ci siamo fermati nemmeno nell’anno del covid, nel 2020. Ora torniamo con il primo cartellone di un nuovo decennio, forti della riconferma avuta lo scorso anno, quando il pubblico ci ha premiati accorrendo numeroso come prima della pandemia. Ma l’onda lunga di due anni scombinati, soprattutto per le produzioni indipendenti, che sono il bacino d’elezione della rassegna, si sconta ancora adesso, dato che molti lavori programmati nel 2020 non sono riusciti a debuttare, sono stati rinviati o, in casi sfortunati, addirittura cancellati. Così, le mie scelte di quest’anno hanno voluto privilegiare spettacoli al debutto o al semi-debutto», ha commentato Giovanni Meola.
Apre la rassegna, domenica 3 luglio, Cazzimma&Arraggia, il resoconto semiserio dell’epopea legata all’acquisto di Maradona, il più grande calciatore di tutti i tempi, da parte dello sgangherato Napoli del presidente Ferlaino, raccontata con toni beckettiani ma intrisi di ironia e leggerezza, firmato da una coppia al debutto, Fulvio Sacco e Napoleone Zavatto, con un passaggio anche al Torino Fringe Festival di quest’anno.
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