Alle Stufe di Nerone torna il Teatro alla deriva: gli attori recitano su una zattera galleggiante

Alle Stufe di Nerone torna il Teatro alla deriva: gli attori recitano su una zattera galleggiante
di Enrica Buongiorno
Giovedì 16 Giugno 2022, 16:20 - Ultimo agg. 27 Giugno, 14:51
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Torna il Teatro alla deriva, l'unica manifestazione dove gli artisti si esibiscono su una zattera galleggiante. Le Terme - Stufe di Nerone a Bacoli, il 3, 10, 17 e 24 Luglio, alle 21.15, ospiteranno l’undicesima edizione della rassegna ideata da Ernesto Colutta e Giovanni Meola, che ne firma la direzione artistica per il decimo anno. 

«Comincia il secondo decennio di vita della nostra zattera e di Teatro alla Deriva. Una cosa enorme, a pensarla e dirla ad alta voce, e assolutamente non scontata se si riflette sulla natura indipendente della rassegna e sulla sua particolarità ed unicità. La famiglia Colutta, che gestisce le Terme-Stufe di Nerone, che ospita la manifestazione dal 2012, ha fortemente voluto dare continuità a questo progetto e così noi non ci siamo fermati nemmeno nell’anno del covid, nel 2020. Ora torniamo con il primo cartellone di un nuovo decennio, forti della riconferma avuta lo scorso anno, quando il pubblico ci ha premiati accorrendo numeroso come prima della pandemia. Ma l’onda lunga di due anni scombinati, soprattutto per le produzioni indipendenti, che sono il bacino d’elezione della rassegna, si sconta ancora adesso, dato che molti lavori programmati nel 2020 non sono riusciti a debuttare, sono stati rinviati o, in casi sfortunati, addirittura cancellati. Così, le mie scelte di quest’anno hanno voluto privilegiare spettacoli al debutto o al semi-debutto», ha commentato Giovanni Meola.

Apre la rassegna, domenica 3 luglio, Cazzimma&Arraggia, il resoconto semiserio dell’epopea legata all’acquisto di Maradona, il più grande calciatore di tutti i tempi, da parte dello sgangherato Napoli del presidente Ferlaino, raccontata con toni beckettiani ma intrisi di ironia e leggerezza, firmato da una coppia al debutto, Fulvio Sacco e Napoleone Zavatto, con un passaggio anche al Torino Fringe Festival di quest’anno.

A seguire, il 10 luglio, un libero adattamento da Pinter, ‘L’Urlo di Jimmy’’, per parlare di dittature striscianti e poteri manipolatori attraverso un uso distorto dei media. Il tutto con un cast di otto interpreti, il numero più alto di sempre sulla zattera, guidati da Peppe Miale. Il 17 luglio debutterà ‘Don Giovanni’ di Molière, diretto da Mario Autore (l’Eduardo protagonista del film di Rubini ‘I fratelli De Filippo’), in una messinscena che presenta un bilanciato mix di dramma e farsa, nel tentativo di scandagliare la figura di un fiero illuminista ante litteram, cinico e razionale, piacione e ammiccante. La rassegna si chiuderà il 24 luglio con ‘Fattocchiarìe’, one-man-show a firma di Marco Sgamato, attore flegreo, che, tra lacrime e risate, e alternando ironia, autoironia, grottesco e invettiva, attraverserà secoli e filosofie per affrontare il rapporto tra sacro e profano, prendendosi gioco di moralità, luoghi comuni sull’omosessualità e aspirazioni varie alla trascendenza.

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