Baba Yaga Teatro: a Napoli tre eventi dal 17 dicembre

L’associazione culturale Baba Yaga Teatro di Rosalba Di Girolamo Nell’ambito del progetto Altri Natali del Comune di Napoli: Presenta La rassegna Natali erranti

Foto Itaca
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Mercoledì 7 Dicembre 2022, 15:33
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L’associazione culturale Baba Yaga Teatro, presso la chiesa di Sant’Agostino degli Scalzi, presenta la rassegna Natali erranti che si compone di  tre spettacoli che s’inseriscono nella rassegna Altri Natali organizzato dal Comune di Napoli. Si parte sabato 17 dicembre alle ore 19.00 con lo spettacolo Errori con Rosalba Di Girolamo voce narrante e Federica Ottombrino alla chitarra fisarmonica e voce. Lo spettacolo, tratto da racconti di Gabriel Garcìa Marquez, Julio Cortàzar e Eduardo Galeano.

La rassegna è realizzata con il contributo del Comune di Napoli nell’ambito del progetto «Altri Natali». Errori parla del più ingannevole dei sentimenti, di amore, e di instabilità mentale. E lo fa raccontando delle storie di vita e di solitudine. Perché narrare nasce dalla paura di restare soli, perché narrando si abbraccia chi ascolta, e così ci si ritrova interi. Questo abbraccio è ciò che Errori vuole regalare agli spettatori: attraverso le parole e le atmosfere magiche dei più grandi scrittori sudamericani, una narratrice e una cantante, accompagnate dal suono di una chitarra e di una fisarmonica, raccontano storie di vite in bilico: una donna che trova se stessa salendo sull’ autobus sbagliato, un’altra creando ossessivamente pasticcini…o forse si perdono: Errori narra di quel momento in cui la scoperta profonda dell’altro ci porta a conoscere noi stessi al punto di vacillare, di perdere l’orientamento e l’equilibrio.

Quando ho ideato questo spettacolo – dice la Di Girolamo – ho pensato subito a Federica.

Veniamo da mondi artistici diversi, ma sentivo che lei era la scelta giusta, forse proprio per le nostre diversità che, fuse, moltiplicano le emozioni che vogliamo comunicare, perché nascono da sensibilità simili. Volevo raccontare storie di inciampi, di errori appunto, perché «il richiamo dell’errare è un respiro che contiene un invito: vieni e vedi»: vorrei aprire una riflessione sulla necessità di venire incontro all’altro per scoprire noi stessi. Proprio come accade in Errori. E tutto mi ha portato all’universo magico dei più grandi scrittori sudamericani.

Si prosegue il giovedì 22 dicembre alle ore 19.00 con il concerto Boas Festas con Brunella Selo, Dolores Melodia e Carmine D’Aniello. A Natale è festa in tutto il mondo, un tripudio di usanze e costumi che accomunano popoli di etnie, lingue e religioni  diverse, in un unico caleidoscopico viaggio che abbraccia tutte le latitudini. Il concerto Boas festas vuole raccontare la Natività attraverso le tradizioni popolari di tutto il mondo, seguendo le suggestioni e le storie narrate del Natale messicano, irlandese, del Sud America, del Portogallo, via via fino a quello napoletano.

Con le voci sanguigne ed eclettiche di Brunella Selo, Dolores Melodia e Carmine D’Aniello, che si accompagnano alla chitarra, alla tammorra e alla fisarmonica, e le suggestive corde (chitarra battente, quatro, charango, bouzouki) di Roberto Trenca, il concerto Boas festas vuole celebrare la bellezza e la spiritualità contenute nelle melodie e nei racconti legati al Natale. Conclude la rassegna giovedì 29 dicembre ore 19.00. Richiamo mediterraneo di Rosalba Di Girolamo da scritti di Predrag Matvejevic, Jose Saramago, Konstantinos Kavafis e Worman Shire con Rosalba Di Girolamo  (voce narrante), Marzouk Mejri (canti, fiati, corde, percussioni e suoni elettronici).

Itaca nasce dall’incontro con Breviario Mediterraneo, il più grande trattato scientifico-filosofico-poetico sul Mare Nostro, in cui Predrag Matvejevic racconta similitudini e contrasti, dalle architetture dei fari alle città sommerse, dai profili delle coste a quelli degli uomini, dalle preghiere alle bestemmie, dalle religioni perseguitate alle tradizioni culinarie, come quella del brodo di pietre, antica pietanza del Mediterraneo che ne emblemizza la creatività, la ricchezza e la miseria. E di cui racconta le migrazioni dei pesci come quelle degli uomini, mostrandoci come non siano dissimili le une dalle altre in quanto fenomeni imprescindibili della natura in divenire: un viaggio nel Mediterraneo che è un viaggio dentro la Cultura che ci ha generati e, dunque, un viaggio dentro noi stessi. S’immagina che a compiere questo viaggio sia un uomo che decide di imbarcarsi alla ricerca di un’isola sconosciuta: Itaca, la tanto agognata patria di Ulisse.

Itaca è una favola: racconta di un essere umano coraggioso che chiede al Re in persona una barca per solcare i mari alla ricerca di un luogo dove coronare il suo sogno più umano: trovare casa e pace. Itaca è un diario di viaggio: l’uomo che attraversa il mare ci racconta di maree e destini, del canto delle cicale e di gabbiani, di verande assolate e navi affondate, e nel farlo scopre se stesso. Itaca è un libro di preghiere: narra di un sogno, la tanto desiderata patria di Ulisse, che l’uomo che attraversa il mare scopre essere il viaggio che compie per raggiungerla, ovvero la sua stessa preziosa vita. Itaca narra di tutti noi, esseri umani in cammino alla ricerca di accoglienza e di pace il musicista tunisino e l'attrice napoletana attraversano in parole e musiche le acque del Mediterraneo: la narrazione di Rosalba Di Girolamo si fonde ai canti e alle musiche ancestrali di Marzouk Meijri per dar voce alla voce del Mare Nostro, fatta di silenzi e polifonie.

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