Ottava giornata del «Campania Teatro Festival»: in scena «Stupida Show!», «A casa allo zoo» ed i progetti speciali con Zimmerman

Ottava giornata del «Campania Teatro Festival»: in scena «Stupida Show!», «A casa allo zoo» ed i progetti speciali con Zimmerman
Mercoledì 15 Giugno 2022, 22:03 - Ultimo agg. 22:06
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L’ottava giornata dell’edizione 2022 del «Campania Teatro Festival», diretta da Ruggero Cappuccio, vedrà tra i luoghi protagonisti Capodimonte, il Teatro Mercadante e il Ridotto, l’Archivio di Stato di Napoli e, a sancire la rinnovata collaborazione con il Teatro Stabile di Napoli, il Teatro Grande di Pompei. Il Real Bosco di Capodimonte accoglierà due debutti assoluti per la sezione «Prosa nazionale». Nel Giardino paesaggistico di «Porta Miano», alle ore 21, andrà in scena «A casa allo zoo», un progetto Amadio/Fornasari. L’opera è dello scrittore e drammaturgo statunitense Edward Albee su traduzione di Enrico Luttmann per la regia di Bruno Fornasari. La pièce si compone di due atti unici, «Vita casalinga»  e «La storia dello Zoo» , che lo stesso Albee mise in dialogo a distanza di circa cinquant’anni l’uno dall’altro. In scena Tommaso Amadio, Valeria Perdonò e Michele Radice. La produzione è del «Teatro Filodrammatici» di Milano e «Viola Produzioni».

Isolamento, solitudine e incomunicabilità sono le tematiche protagoniste di una vicenda che Albee racconta con amara ironia. è il ritratto di un’umanità persa in un mondo materialistico fatto di ingiustizie e disparità sociali. Nel Cortile della Reggia, alle ore 21, prima assoluta per «Stupida Show!» , un monologo di stand-up comedy interpretato da Beatrice Schiros, scritto da Gabriele di Luca che ne firma la regia insieme a Massimiliano Setti .  Schiros sarà la voce di una cinquantenne sola, in guerra con la vita e con un corpo in declino, logorata da un’affettività instabile e abbagliata da sogni irrealizzabili.

Ferite e fallimenti saranno la materia prima per una travolgente comicità. Tra i Progetti speciali¸ ritorna il «Pompeii Theatrum Mundi», rassegna estiva del Teatro di Napoli – Teatro Nazionale organizzata con il Parco Archeologico di Pompei a conferma di una virtuosa sinergia che unisce le realtà culturali del territorio campano. Il 17 giugno, l’appuntamento è con «Gloria» al Teatro Grande di Pompei alle ore 21.

 La coreografia, la scenografia e il video design sono a cura di José Montalvo. In scena, sedici interpreti che provengono da ogni continente. L’opera di Montalvo celebra la danza e le molteplici culture, la natura e la vita. È, anche, un appello alla difesa della natura, che si avvale di un montaggio-video per mostrare la progressiva e silenziosa scomparsa degli animali. La ricca varietà della musica, che attraversa ogni genere e cultura, accompagnerà i passi di danza di ciascun interprete. «Gloria» denuncia con umorismo il cieco inganno della nostra specie, mentre siamo tutti migranti sulla stessa barca. Secondo giorno di replica presso l’Archivio di Stato di Napoli alle 19 e alle 20.30 per Antenate. Il tempo del ricordo nella casa delle storie, ancora per la sezione Progetti speciali. La performance teatrale è stata ideata e curata da Marina Rippa. Lo spettacolo è stato concepito da Martin Zimmermann, regista svizzero, e creato con il trio di performer Tarek Halaby, Dimitri Jourde e Methinee Wongtrakoon. Colin Vallon ha realizzato la creazione musicale, mentre Sabine Geistlich firma la drammaturgia. Un luogo sperduto, tre personaggi grotteschi e, su questi, l’incombente ombra della Morte: sono le componenti di una vicenda ricca di humour noir. Sempre per la sezione «Progetti speciali», il Ridotto del Mercadante ospita «Pinocchio». Che cos’è una persona?, prima tappa di un percorso di ricerca e creazione ideato e diretto da Davide Iodice. Una residenza creativa di 12 giorni all’interno del Festival, aperta a un massimo di 15 ragazze e ragazzi con disabilità fisica e intellettiva, accompagnati da un familiare o da un tutor, e a persone che vivono una condizione di fragilità. 

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