Giacomo Rizzo a Chiaia racconta Eduardo De Filippo e ricorda Luca

Giacomo Rizzo a Chiaia racconta Eduardo De Filippo e ricorda Luca
di Cristina Cennamo
Giovedì 26 Aprile 2018, 20:01
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Un grande interprete di oggi racconta uno dei protagonisti del ‘900 napoletano in una serata cena e spettacolo. E’ questo il format della rassegna «Raccontando il Novecento» organizzata da Giulio Adinolfi con Alessandro e Andrea Cannavale,  in collaborazione con Marcello Milone, giornalista e  Presidente della Fondazione Govoni, e che si va ad aggiungere all’altro format settimanale «Gli incontri del Venerdì».   

Dopo la prima  serata, dedicata a Scarpetta e raccontata da Maria Basile Scarpetta,  la rassegna prosegue sabato 28 aprule con Giacomo Rizzo che racconta Eduardo De Filippo e ricorda Luca. 

Dal «teatro umoristico» degli esordi con i fratelli, alla rottura con Peppino, alla scomparsa di Titina, fino alla consacrazione come uno dei maggiori drammaturghi di tutti i tempi. Interverrà il direttore della Fondazione Eduardo de Filippo, Francesco Somma.

«La Libreria del Cinema e del Teatro – spiega il suo curatore Giulio Adinolfi - che Alessandro e Andrea Cannavale hanno allestito nei suggestivi locali di via del Parco Margherita, contiene preziosi volumi, introvabili sceneggiature, antichi copioni, testi, spartiti, riviste e operette, giornali che documentano oltre due secoli di storia dello spettacolo, e gli scaffali che li contengono sono in vetro e sono illuminati. Questa scelta non è casuale, ma risponde ad una esigenza precisa: tutto quanto contenuto in quei trasparenti e luminosi scaffali, in gran parte dovuto all’appassionata e instancabile ricerca del loro grande papà, Enzo Cannavale, Alessandro e Andrea, ed io con loro, vogliamo che viva, che sia conosciuto, che venga letto».

La serata avrà inizio con una cena-buffet a prenotazione obbligatoria (0815510497) mentre gli incontri proseguiranno poi il 5, il 19 e il 26 maggio con Lucio Allocca, Nello Mascia e Antonella Morea che racconteranno Peppino e Luigi De Filippo, Viviani e Totò.
 
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