Il «Teatro cerca casa» riparte dai salotti di Napoli e dintorni

Il «Teatro cerca casa» riparte dai salotti di Napoli e dintorni
di Benedetta Palmieri
Giovedì 4 Ottobre 2018, 13:25
2 Minuti di Lettura
Di case ne ha trovate tante, perché il progetto funziona e appassiona; e così, questa settima stagione de “Il teatro cerca casa” – rassegna ideata e diretta da Manlio Santanelli, e organizzata da Livia Coletta e Ileana Bonadies – è appena partita e è pronta a entrare in numerosi salotti e soggiorni privati di Napoli e dei suoi dintorni.

Il programma è fitto, e prevede ben dodici nuovi titoli, ma è ovviamente bene partire dagli appuntamenti imminenti: questo venerdì 5, ad esempio, ci si vedrà a Portici (alle 20.30, l’indirizzo preciso sarà fornito al momento della prenotazione, che si potrà fare attraverso il sito o ai numeri 334/3347090, 347/0963808, 081/5782460), dove in scena ci saranno Paolo Cresta e Carlo Lomanto, con “Spoon River”.

Lo spettacolo, tratto dalla storica antologia di Edgar Lee Masters che lasciava parlare i morti e i loro epitaffi, si articola attraverso la voce recitante di Cresta e le suggestioni sonore (voce e chitarra) di Lomanto, che così parlano del lavoro: «Uomini e donne che furono raccontano le loro vite, i sogni, le peregrinazioni, gli istinti, i rimpianti, le sconfitte. Una serie di destini che formano assieme un unico grande destino, quello dell’uomo. La morte che parla alla vita. Uno spettacolo/concerto per dar voce con dolcezza e passione a questa storia, che è la storia di tutti e di ciascuno».

Sarà ancora il connubio tra voce e musica a improntare l’appuntamento successivo, quello di domenica 14 (alle 18, a Ercolano, stessi recapiti per le prenotazioni): “La sirena di New York. Vita e mito di Gilda Mignonette” vede in scena per voce e chitarre Alessio Arena, e Arcangelo Michele Caso al violoncello. L’evento unico muove dalle ultime ore della cantante, morta – oramai anziana e segnata dall’alcol – sulla nave che doveva riportarla nell’amata Napoli; e, per raccontare quella che fu definita la “regina degli emigranti”, ne narra i picchi più alti e quelli più bassi, la fama e le passioni, ma anche i contatti con la malavita e l’Fbi, o gli incontri con le grandi personalità del suo tempo. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA