Le nozze di Ippolita d'Este, rievocazione al Maschio Angioino

danze medioevali
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Venerdì 30 Settembre 2022, 12:52 - Ultimo agg. 18:43
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Era il 1465 quando Ippolita Maria Sforza, secondogenita di Francesco I Sforza e di Bianca Maria Visconti, si trasferì da Milano a Napoli per andare in sposa ad Alfonso II d’Aragona, primogenito di Re Ferrante. Sei secoli dopo si ripete “Il viaggio di Ippolita”. Iniziato a Pesaro e a Gradara ad aprile, dopo aver toccato Milano, Pavia, Bologna, Ferrara, Firenze e Siena, il progetto di WKO-ADA (Divisione Danza della WunderKammer Orchestra) che ha idealmente seguito l'itinerario della nobildonna, giunge destinazione con tre giornate di eventi a Napoli e a Procida. Le famose nozze di Ippolita con Alfonso II d'Aragona verranno così ricordate a Castel Capuano (venerdì 30 settembre): alle 16 due studiose del periodo aragonese, Veronica Mele e Paola Nigro, illustreranno la vicenda in un incontro nella sala della Loggia. Alle 17.30 nella Sala dei Baroni lo spettacolo celebrativo di musica e danza del periodo a cura del gruppo danza storica Danzar Gratioso di Napoli e dell'associazione Il Contrapasso di Salerno. Le celebrazioni riprenderanno a Procida sabato 1 ottobre alle 16, Capitale della Cultura 2022, a cura del centro SaMa di Procida, presso la neo restaurata Chiesa di Santa Margherita Nuova a Terra Murata con l'evento “Ippolita Maria Sforza d’Aragona: verso una rinascita politica e culturale”. Previsti interventi di Chiara Gelmetti e dell'architetto Rosalba Iodice che parlerà degli Aragona a Procida. Al termine spettacolo di musica e danza storica con le coreografie della direttrice artistica del progetto Bruna Gondoni e la musica di Alessandro Butera e l’ensemble Musica Reservata.

Ultimo appuntamento domenica 2 ottobre alle 10.30 alla Certosa-Museo San Martino di Napoli dove, partendo dalla visione della celebre tavola Strozzi si svolgerà la performance “Alla corte di Ippolita: musica e danza nella Napoli Aragonese” realizzata in collaborazione con Musica Reservata.

Ippolita infatti fu una ottima ballerina, suo maestro di danze fu fu Guglielmo Ebreo da Pesaro, chiamato alla corte milanese dai suoi genitori per educarla all’arte coreutica. Antonio Cornazano, scrittore umanista, le dedicò il trattato “L'arte del danzare”. Nata nelle Marche il 18 marzo 1445, fu una donna coltissima, parlava francese, spagnolo, latino e greco e portò intellettuali e letterati alla corte di Napoli. Duchessa di Calabria, fu protagonista della scena politica internazionale ma non fu mai regina: morì prima che suo marito Alfonso II d'Aragona diventasse re di Napoli nel 1494.

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