San Carlo, al Politeama tra Forsythe e Piazzolla la danza dei numeri uno con Ieluzzi e Staiano

San Carlo, al Politeama tra Forsythe e Piazzolla la danza dei numeri uno con Ieluzzi e Staiano
di Donatella Longobardi
Mercoledì 2 Novembre 2022, 09:57 - Ultimo agg. 11 Novembre, 05:53
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C'era anche Clotilde Vayer, oggi direttore del balletto del San Carlo, nella compagnia dell'Opera di Parigi (allora guidata da Nureyev) per la quale nel 1987 William Forsythe creò uno delle sue coreografie più celebri, «In the middle, somewhat elevated» su musiche di Thom Willems. Non a caso allora la Vayer ha affidato questo spettacolo all'ensemble napoletano che lo affronta per la prima volta da oggi (ore 20) al teatro Politeama con altre sei repliche (domani, giovedì e venerdì con doppio spettacolo alle 17 e alle 20.30).

Uno spettacolo interamente dedicato alla danza contemporanea che comprende anche, in apertura, «5Tango's» di Hans van Manen su musiche di Astor Piazzolla: «Sarà percepibile l'atmosfera del tango, ma in una maniera rarefatta, astratta.

Un movimento perfetto per andare in sintonia con questa musica», spiega Jan Linkens a Napoli già da qualche giorno per riprendere la coreografia creata nel 1979 per il Dutch National Ballet di Amsterdam dove lo stesso Linkens ha lavorato.

«5 Tango's utilizza solo alcuni caratteri del ballo che conosciamo come tango, applicando questi caratteri alla danza contemporanea. Oggi tanti balletti usano lo stesso criterio, ma a quel tempo era una cosa unica. Stupisce pensare che sia una coreografia di quasi 45 anni fa, perché sembra sia stata creata appena un anno fa, tanto risulta moderno, un linguaggio che sembra sempre nuovo nonostante il passaggio degli anni», spiega Linkens.

E nuovo è anche il linguaggio di Forsythe, qui ripreso dall'australiana Kathryn Bennets, dal 1989 in Germania al Frankfurt Ballet: «Credo che Forsythe avesse in animo di portare lo sforzo tecnico dei danzatori ai limiti delle possibilità», osserva. «Questo spettacolo», aggiunge la Bennets, «vale come ideale introduzione allo stile di William Forsythe per coloro che non hanno mai visto le sue creazioni. Tutto è basato sul movimento. Questo è fondamentalmente un balletto classico con tutte le sue regole, anche se viene considerato contemporaneo. Non c'è la consueta narrazione di una storia. È danza che parla di danza, solo questo, dall'inizio alla fine».

Interpretano il balletto le due étoile del San Carlo, Luisa Ieluzzi e Alessandro Staiano, con loro solisti e membri del corpo di ballo che si esibiscono anche nel tango. Una prova di ulteriore maturità per tutto il gruppo impegnato nel progetto di ricerca avviato dalla Vayer che ha già portato a Napoli coreografie di grandi autori del ventesimo secolo come il «Romeo e Giulietta» di MacMillan o le «Variazioni» di Balanchine coi loro linguaggi all'epoca nuovi ed estremi che oggi fanno parte del bagaglio di ognuno dei danzatori. Un progetto che proseguirà con la nuova stagione anche con «Il lago dei cigni» nella versione di Patrice Bart che dal 22 al 30 dicembre sarà in scena al San Carlo, ultimo appuntamento prima della chiusura per lavori all'edificio storico e al trasferimento delle attività nella sala di Monte di Dio.

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