Napoli, al teatro Totò va in scena «A tutti ma non a me», lo spettacolo di Ciro Ceruti sulla complessità del presente

Napoli, al teatro Totò va in scena «A tutti ma non a me», lo spettacolo di Ciro Ceruti sulla complessità del presente
Lunedì 10 Gennaio 2022, 14:55
3 Minuti di Lettura

Continua la stagione del Teatro Totò, dove, con la direzione artistica di Gaetano Liguori, giovedì 13 gennaio arriva Ciro Ceruti con il suo lavoro «A tutti ma non a me». In scena fino al prossimo 23 gennaio in compagnia con Ernesto Lama e del resto degli attori tra cui Giovanni Allocca e Paco De Rosa, Ceruti al pubblico di via Frediano Cavara offrirà la possibilità di assistere - come scrive lui stesso - «ad una commedia di genere comico brillante che evidenzia la crisi del rapporto di coppia, la complessità delle relazioni umane, la diversità sessuale (se tale si può chiamare, esiste il terzo sesso e questo bisogna accettarlo ormai senza alcun pregiudizio), i conflitti generazionali e le problematiche legate alla terza età».

Scritto dallo stesso Ciro Ceruti, che firma pure la regia insieme ad Ernesto Lama, il testo - come si legge ancora nelle note dell'autore - evidenzia pure «la facilità, da parte di noi tutti, di giudicare in modo superficiale chiunque, evitando qualsiasi riflessione per giustificare gli atteggiamenti aggressivi di una persona». «Quello che voglio dire - spiega ancora Ceruti - è che per noi è più facile etichettare una persona per come ci fa comodo.

In che modo, allora, raccontare tutta questa serie di problemi facendo ridere? Chiunque ci riuscirebbe, la linea di confine che separa il dramma dalla comicità è estremamente sottile. La storia ce lo insegna con un simbolo vecchio quanto il mondo: la caduta.

Video

Chi di noi non ha riso davanti ad una caduta? Il protagonista della commedia è un nonnetto arzillo, presto vittima di una serie di cadute che la vita gli ha riservato nei suoi ultimi anni di vita. Non si finisce mai di imparare, ma anche mai di sorprendersi ed anche il nonno, nonostante la sua esperienza, commette l’errore di giudicare in modo sommario danneggiando lui e gli altri. La commedia cerca di far riflettere? Sì, perché è importante non fermarsi alle apparenze, ma andare al di là di esse, fare attenzione ai rapporti interpersonali, capire le ragioni degli altri, dei loro comportamenti, anche quando sembrano assurdi. Perché? Perchè certe cose possono capitare proprio a tutti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA