Trame d'estate: il teatro Tram al Maschio Angioino, 4 nuovi spettacoli tra musica e letteratura

Trame d'estate: il teatro Tram al Maschio Angioino, 4 nuovi spettacoli tra musica e letteratura
Venerdì 5 Agosto 2022, 17:27
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Dopo il successo di “Storie al Verde”, cinque spettacoli itineranti nei giardini più suggestivi di Napoli, l'estate del teatro Tram continua nel cortile del Maschio Angioino. Si svolgerà in collaborazione con il comune di Napoli la mini-rassegna di prosa e musica che accompagnerà le serate di napoletani e turisti dal 9 al 13 agosto.

Quattro spettacoli che raccontano la città, l'arte, la letteratura, la musica: il Tram si conferma un piccolo presidio di cultura, portando in scena Giacomo Leopardi e Federico Garcia Lorca, la storia di Napoli e la musica antica.

PROGRAMMA:

9 agosto alle 21.30

OPERETTE MORALI di Giacomo Leopardi

regia di Mirko Di Martino

con Antonio D'Avino e Nello Provenzano

Lo spettacolo porta in scena le “Operette morali” di Giacomo Leopardi, il suo capolavoro letterario, una delle vette più alte della letteratura universale. Il testo originale si compone di 24 prose, soprattutto dialoghi. Ne abbiamo scelte dieci. E’ stata una selezione difficile, inevitabilmente parziale, ma condotta sulla base dei temi principali: il desiderio di felicità, il dolore, la morte, il rapporto dell’uomo con gli altri uomini e con l’universo.

In scena due soli attori interpretano tutti i personaggi, due figure di uomini arrivati alla fine del tempo, quando tutto è consumato, quando le illusioni sono sparite e non resta più spazio per l’azione, ma solo per la rappresentazione.

10 agosto alle 21.30

'A PUTECA DE 'E LEGGENDE NAPULITANE

testi di Diego Sommaripa, Tommaso Vitiello, Noemi Giulia Fabiano, Silvio Fornacetti, Gennaro Esposito, Vittorio Passaro

con Vittorio Passaro, Diletta Acanfora, Laura Pagliara, Diego Sommaripa, Carlo Caracciolo, Christian Chiummariello

regia di Diego Sommaripa

produzione Resistenza Teatro

Sogni Perduti Nel tempo, storie dimenticate, da ritrovare e riportare in vita. Il palcoscenico si trasforma in una bottega d’artigianato, lì dove si restaurano gli oggetti vecchi, a volte abbandonati, a volte preziosi. Ma nel processo di restauro qualcosa si perde: non è l’originale che torna in vita, ma qualcosa di nuovo, un po’ antico e un po’ moderno. Ed è ciò che accade in questo spettacolo: personaggi come il Principe di Sansevero, Colapesce, Maria la Rossa la strega di Portalba, il Munaciello, La Regina Giovanna, emergono dal passato di Napoli e diventano creature del presente. I protagonisti della tradizione prendono vita e forma come in un circo, come nella vita, per uno spettacolo che è tutto da scoprire, da ridere, da sognare.

11 agosto alle 21.30

NOZZE DI SANGUE di Federico Garcia Lorca

con Pietro Juliano, Guido Di Geronimo, Leonardo Di Costanzo, Germana Di Marino

adattamento e regia di Gianmarco Cesario

danzatrice Adriana Napolitano

Federico Garcia Lorca ci lasciava il 19 agosto 1936, esattamente 85 anni fa, per mano delle guardie franchiste. Il suo sogno di libertà si infranse così sotto la scure di un dittatore, un destino scritto, come quello a cui non sfuggono i protagonisti di “Bodas de Sangre”, primo capitolo della sua trilogia sull’amore. Dietro un’apparente storia di tradimento e di delitto d’onore, infatti, egli racconta la tragedia dell’impossibilità della società spagnola di sottrarsi a regole che limitavano il vivere liberamente. Le battute sessiste e retrograde del personaggio della Madre, in cui una donna è considerata in gamba se è in grado di “preparare il pane e cucirsi le gonne da sola”, rimanendo chiusa in casa, costruendo “un muro davanti” a sé, ci riportano agli obblighi restrittivi tipici di una dittatura. Strumento di vendetta è il giovane Sposo, che porta a compimento l’atto estremo, realizzando un destino segnato e continuamente evocato, come un eroe tragico e si spezza così anche l’impossibile desiderio di libertà della sua Sposa e di Leonardo. Una società maschilista che evochi il machismo dei dittatori, per mia scelta non poteva non essere interpretata che da uomini, che parlano da uomini, anche se i personaggi sono donne, ad eccezione della Sposa, una falena nera, che vede il suo istinto femminile mortificato ed infine frantumato dalle mani maschili del mondo che la circonda.

13 agosto alle 21.30

INDIFFERENTEMENTE. VOCI E SUONI DEL SUD

voce e loop station: Laura Cuomo

voce, tamburi e danze: Daniela Dentato

voce e recitato: Francesco Luongo

voce, chitarra e tamburi: Angelo Plaitano

Chi dice Napoli dice musica. Melodie antiche di storie d’amore e passione, di vita quotidiana, riecheggiano nei nostri cuori, le canzoni napoletane famose e più conosciute di tutti i tempi, quelle che desideriamo ascoltare per emozionarci e sentire il fuoco delle nostre radici. Indifferentemente. Voci e suoni del sud un viaggio attraverso i suoni e i ritmi della regione Campania, partendo da Napoli, percorrendo le strade che portano al Vesuvio, alla Terra di Lavoro, ai suoni irpini, ai canti di Salerno e del Cilento. Partendo dalla tammurriata, ancora oggi praticata, vissuta con la danza e i tamburi, rivisitata dalle esperienze del folk attuale. Scoprendo il primo esempio di canzone nata dal popolo per il popolo con l’intenzione di ironizzare sul manierismo musicale in voga nel ‘500, la villanella. La canzone classica napoletana, brani conosciuti in tutto il mondo ( due nomi su tutti, Era de Maggio, Io te vurria vasa’), e i grandi autori (Raffaele Viviani, Salvatore Di Giacomo, Libero Bovio). Il risultato è uno spettacolo di musica dei classici e della tradizione del nostro sud, dove i timbri delle voci e degli strumenti, intrecciati ai ritmi propulsivi delle percussioni, ci spingono a mete lontane di godibilità sensoriale.

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