​Alessandra Rubinacci: chiacchiere dal sofà sul compleanno e il challenge anti-noia

Alessandra Rubinacci: chiacchiere dal sofà sul compleanno e il challenge «anti noia» #IoRestoACasa
​Alessandra Rubinacci: chiacchiere dal sofà sul compleanno e il challenge «anti noia» ​​ #IoRestoACasa
di Salvio Parisi
Martedì 14 Aprile 2020, 11:37 - Ultimo agg. 11:39
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Abbiamo appena trascorso i giorni di Pasqua (quasi) tutti buoni buoni in casa: ancora circa tre settimane di pazienza, rispetto e impegno, così potremo entrare con cautela nella decompressione della «fase 2».
 
Stamattina un nuovo incontro a distanza «da sofà a sofà»: chiacchiere al telefono con Alessandra Rubinacci, dinamica manager e designer nell’azienda di famiglia con papà Mariano, brillante moglie e mamma dall’intraprendente vita televisiva e social.
 

 

Allora Alessandra,
Eccoci a casa, tutti a rispettare l’ordinanaza governativa: “in ferie obbligatorie” per alcuni, “in prigione” o “in castigo” per altri, “in vacanza forzata” per altri ancora…
Tu segui l’attività di famiglia tra sartoria e store, poi collabori a varie produzioni tv, come il recente “Real HouseWives” su Real Time, e inoltre hai una frenetica attività Instagram.
Ma come stai utilizzando questo tempo di stand-by per i tuoi progetti lavorativi?

Quanto al lavoro, il team Rubinacci non si ferma: io, mio fratello Luca e le mie sorelle Chiara e Marcella con tutti i nostri collaboratori siamo immersi nello smart working, immaginando e programmando gli scenari a venire; in quest’ottica le nostre prossime collezioni sono già on line. L’attività di collaborazioni televisive è una porta sempre aperta, un pentola sempre sul fuoco…
 
Benone! E fuori dalle attività che fanno ordinariamente parte del tuo quotidiano professionale, raccontaci qualche momento organizzativo, conviviale e psicologico del tuo #IoRestoACasa.
Stai vivendo full time la famiglia: cosa stai riscoprendo nella convivenza h24?

Non è tanto una riscoperta, quanto la conferma della nostra vibrante armonia di gruppo. Mi sento più compagna di giochi che mamma e moglie: ci divertiamo tanto, tra i balletti su tik tok con le ragazze o le partite a squash sulle pareti di casa col piccolo, mentre col mio stupendo marito (Giovanni Naldi –ndr-) mi diletto nella nostra gara preferita, che è il gioco degli opposti!
 
… Stiamo vedendo e sentendo del tuo “Cloth Challenge” e di “Real HouseMen”: di cosa si tratta?
#ClothChallenge e #RealHouseMen sono i miei due hashtag per intrattenerci in questi giorni di casa: il primo è un immaginario invito a una cena di gala nel salone di casa mia dove gli ospiti sono invitati a indossare la tovaglia della loro “tavola ideale” …«dimmi che tovaglia metti e ti dirò chi sei», mentre col secondo rispondo alle numerose incredibili richieste che ricevo da tanti uomini a tirare fuori dal cilindro un nuovo reality per i signori, che hanno esattamente lo stesso desiderio di raccontarsi ed esibirsi delle sei protagoniste di Real HouseWives.
Per entrambe queste idee (…e le “nomination”) ricevo ogni giorno decine e decine di foto, messaggi o storie di persone da ogni parte d’Italia (e non solo). È un po’ la mia panacea per esorcizzare i momenti tristi o difficili…
 
Uscire a 200 metri da casa solo per la spesa, le medicine o per Fido: cosa ti manca davvero di là fuori?
Noi siamo quelli di Sannino con Abbracciame: di “là fuori” mi mancheranno senz’altro gli abbracci, il calore fisico che ci contraddistingue! Oltre che gestuali, noi partenopei siamo “carnali”: come sarà possibile una Napoli senza baci e abbracci?...
 
E qual è invece la cosa che proprio non vorresti ritrovare "là fuori" dopo questa lunga quarantena?
Ultimente abbiamo ahinoi realizzato quanto siamo “ospiti” (e direi nemmeno tanto graditi) del pianeta: poco rispettosi e nemmeno così necessari! Spero con tutto il cuore che questo periodo “in castigo” ci faccia fare tesoro del grave monito con cui la natura ci sta schiaffeggiando: più rispetto per il padrone di casa, ecco cosa auspico!
 
C’è qualcosa che ti intimorisce davvero?
…Siamo quasi anestetizzati da questa “vita casalinga”, siamo un po’ in un limbo che ci intorpidisce, ma tra poco vivremo un trauma inverso: è inevitabile e temibile…
 
Una delle frasi o delle immagini più significative e da ricordare che hai letto o visto nella «pagina di storia» che stiamo scrivendo.
…«Un eroe è un normale essere umano che fa la migliore delle cose nella peggiore delle circostanze» di Joseph Campbell, autore dei primi del ‘900: i veri eroi (e putroppo martiri) di questi giorni, di questa battaglia sono le “stelle” del nostro futuro immediato nel senso più vero e luminoso.
 
La tecnologia in queste settimane è il motore delle giornate: comunicazioni, scambi, news e progetti passano ora più che mai dai social. Come e cosa fai tu dalla tua… “cabina armadio”?
Trovare il positivo che c’è nelle difficoltà è da sempre il mio mantra, il mio dictat: anche nel momento del Coronavirus, cerco una via di evasione, il coraggio di un sorriso e dalla mia “cabina di comando”, che si trova esattamente nel mio guardaroba, mi collego via Instagram e Whatsapp col mio mondo e i miei viaggi. Ad esempio “Limitless”, il mio folle party che dal 2016 mi lascia una volta l’anno dar sfogo a voli fantastici di musica, look, danza, spettacolo e i più euforici colori della vita con tutti gli amici che hanno voglia di condividerlo per una notte. Quindi anche domani per il mio compleanno organizzo un Virtual Limitless: in poche parole, alle 18.00 invito chi desidera un attimo di leggerezza al mio «glocal village» in diretta su Radio Yacht dove Roberto Barone suonerà un’house playlist #Limitless mentre su Zoom condividerò per un’ora i look più allegri con tutti e tutte le mie amiche più estrose tra balli e brindisi.
 
Una mini-playlist “Happy Birthday” di 4 titoli con cui chiederai a Roberto Barone di aprire il tuo “House Party” su Radio Yacht.
Allora… “The Boss” di Diana, così come “I want to break free” e “Friends will be friends” di Freddie, e poi immancabile degli Abba “Dancing Queen”, che sono io!
 
E ora per concludere una tua idea «anti-noia» all’Italia attiva e creativa, quella che vuol restare a distanza dall’ansia coronavirus e dal clima rallentato di queste giornate.
In primis invito tutti a partecipate alle mie iniziative social e naturalmente a Limitless domani pomeriggio!
Ma qualche giorno fa pensavo a un piccolo grande progetto aziendale con cui fissare la memoria dei buoni auspici così come il dolore di questo indimenticabile periodo: una pochette “Corona” Rubinacci.
In breve, vorrei invitare chiunque ne abbia voglia (di ogni professione, sesso o età) a disegnare un ricordo e siglare una piccola pochette da taschino i cui proventi di vendita converranno in un’iniziativa benefica. Quindi, già da ora largo alla fantasia…

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