Arte contemporanea, dj set, cucina d’autore e birra artigianale: tutto in un open day

L’imprenditoria napoletana apre gli spazi di lavoro all’art exhibition

Open day di arte, cucina, musica e birra
Open day di arte, cucina, musica e birra
di Salvio Parisi
Giovedì 8 Giugno 2023, 12:46 - Ultimo agg. 15:54
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Metti un artista a cena, anzi a pranzo: potrebbe essere il titolo dell’open day che l’altro giorno ha ospitato negli spazi produttivi di un moderno birrificio artigianale nostrano una vera e propria collettiva d’arte contemporanea.

Come in una temporary gallery una sorta di percorso di autori che hanno realizzato nel tempo o per l’occasione opere e installazioni “site specific” o “brand oriented”, ovvero ispirate al luogo, alla filosofia del prodotto o ai cicli e le attività produttive: quindi sculture coi tappi a corona o la carta pesta, dipinti e grafiche coi corni e i supereroi, Caravaggio o Bud Spencer e persino San Gennaro o Pulcinella. 

Mente e cuore di questa iniziativa è Fabio Ditto, giovane manager partenopeo che da pochi anni ha indirizzato la sua passione per la cultura pop e per certe icone della nostra città verso il lavoro di alcuni artisti di casa nostra, coinvolgendoli in una serie di azioni/incursioni tra la comunicazione e la pubblicità che riconducono vagamente alle prime campagne di Armando Testa, le visioni della Factory di Warhol o le provocazioni del guerrilla marketing, ma tutto con un intrigante accento napoletano.

Non è solo che l'arte incontra il beverage, non è solo che la pop culture interseca la comunicazione, ma è che un imprenditore curioso e goliardico ha l’idea di fidelizzare dei giovani artisti e li coinvolge in giochi e sfide professionali col pretesto della birra.

Così all'open day nei suoi nuovi e avanguardistici capannoni industriali, Ditto ha chiamato in raccolta per un'exhibition più e meno temporanea gli artisti che in questi anni hanno avuto interazioni o collaborazioni col brand per esposizioni, eventi, etichette o promo.

La bocca dei Rolling di Luigi Masecchia, per il quale l’elemento umano e quello materico si uniscono fino ad arrivare a trasformare i tappi di metallo in opere: non solo riciclare, ma ripensare, riplasmare, riconcepire. Poi Alessandro Flaminio e il suo San Gennaro, rappresentato con uno stile contemporaneo, che non fa perdere l'essenza storica del martire, ma lo raffigura senza lineamenti sul volto in una serialità multicolore. Ancora l’animo e il tratto delicato e romantico di Pasquale Manzo, artista della cartapesta, che con le sue opere si ispira a Napoli e intrepreta il Pulcinella in modo leggiadro e visionario. Da ultimo Luca Carnevale che attraverso il linguaggio del fumetto, ne celebra i protagonisti come veri e propri supereroi, facendone prevalere lo status di “umani” rispetto a quello di “super”: sua l’opera-etichetta iconoclasta dedicata allo scudetto e intitolata non a caso “Assafà”. Presente solo con le sue opere, Roxy in the box, che ha dedicato alla birra un progetto artistico: tre dipinti, interpretazioni del prodotto legate a tre personaggi tra storia e fantasy, nel suo personalissimo linguaggio caustico e ultra pop. 

 

Oltre al dj set gold e ’70 per tutto il tempo delle visite, aperte a clienti ed amici, la piacevole nota di gusto è stato il pairing tra opere d'arte, prodotto e pietanze, ideato da due noti chef campani, lo stellato Domenico Iavarone e il chocolatier Giovanni Borreca, che hanno interpretato in un light menù la fusione tra arte, birra, musica e territorio, ricreando un percorso fluido per occhi, olfatto e palato che ha inebriato e deliziato gli ospiti.

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