Fiori per raccontare la vita di Gesù:
in Costiera è il giorno dell'Infiorata

Fiori per raccontare la vita di Gesù: in Costiera è il giorno dell'Infiorata
di Ciriaco M. Viggiano
Domenica 23 Giugno 2019, 18:46
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SANT'AGNELLO - Sono decine i mosaici fatti con i petali colorati di decine di migliaia di fiori per raccontare i principali episodi della vita di Gesù: una tradizione, quella dell'Infiorata, che impreziosisce Sant'Agnello e a Vico Equense oltre che altre località della Campania. E così anche oggi, come accade da migliaia di anni, i fedeli si sono impegnati nella realizzazione di disegni chiamati a fare da sfondo alle processioni e ai riti per il Corpus Domini. 

Rose, ginestre, ortensie e soprattutto garofani: sono più di 60 mila i fiori che, con i loro petali colorati, compongono la particolare "Bibbia iconografica" che richiama la vita di Gesù. Il tutto secondo un preciso "cerimoniale": a Sant'Agnello, infatti, i bozzetti vengono posizionati il giorno prima della processione del Corpus Domini; all'alba della domenica, invece, comincia la decorazione dei quadri floreali; durante il corteo sacro, infine, nessun fedele può calpestare i petali dei fiori a eccezione del parroco, che custodisce l’ostia esponendola nell’ostensorio, e del sindaco, che incarna la devozione dei cittadini santanellesi. Oltre i mosaici, a Sant'Agnello come a Vico Equense e in altre località, i fiori adornano pure le strade e i portoni delle abitazioni, mentre i fedeli espongono ai balconi delle case lenzuola, tovaglie e stoffe ricamate o dipinte in onore del corpo di Cristo.

A Sant'Agnello i quadri floreali possono essere ammirati in via don Minzoni, mentre a Vico Equense sono stati realizzati nei pressi della chiesa della Santissima Annunziata. Consolidatasi negli anni anche in Costiera, la tradizione dell'Infiorata risale al 1625 quando Benedetto Drei, in occasione della festa dei Santi Pietro e Paolo, adornò con i fiori l’intera basilica vaticana. Due secoli più tardi, questa tradizione incantò anche Giuseppe Garibaldi. A chi lo invitava a camminare sui mosaici floreali di Genzano, l’Eroe dei due mondi rispose senza esitazioni: «Certe cose divine non si calpestano». Da quel momento l’Infiorata si diffuse in tutta Italia fino a giungere in Campania.
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