Metti una serata con Lella Curiel,
l'intellettuale della moda italiana

Metti una serata con Lella Curiel, l'intellettuale della moda italiana
di Cristina Cennamo
Lunedì 21 Giugno 2021, 15:54
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Più che elegante, perfetta : Raffaella Curiel, l'intellettuale della moda italiana come è spesso soprannominata dagli addetti ai lavori, non ha tradito le aspettative di chi è accorso a piazzetta Mondragone per conoscerla di persona e farsi firmare, perché no anche superati i sessanta, un calendario o un opuscolo in ricordo di un incontro sempre auspicato.

 

Lei che si è sempre distinta con quel gusto antico del fare bene e bello, che in oltre sessant'anni di carriera ha contribuito alla nascita del Made in Italy ed al suo successo, si è regalata infatti con piacere una serata all'ombra dle Vesuvio per incontrare le sue fan partenopee: signore e signorine che avevano già avuto modo di apprezzare la mostra a lei dedicata dal Museo della Moda, e che nonostante il caldo ormai estivo sono corse dalla stilista.

«Lella Curiel - ha sottolineato il commissario della Fondazione Mondragone Maria D'Elia - è la regina dell’alta moda italiana ed è per noi motivo di grande onore averla ospite.

Ringrazio in tal senso Donatella Dentice di Accadia, che è stata l’ideatrice della mostra è che l’ha allestita insieme a Michele Iodice. Ha fatto apprezzare al mondo il Made in italy con una raffinatezza sartoriale che è un po’ dimenticata in questi anni: secondo quelle che sono e sono sempre state le regole del ben vestire».

Un parere condiviso anche dai numerosi ospiti del cocktail, tra cui l'amico stilista Nino Lettieri e l'artista Lello Esposito, ma anche Francesco Azzariti Fumaroli, Alfredo Guarino, Marinella De Nigris, Micla Velardi, Roberta Buccino Grimaldi, Imma e Melania d’Elia, Fausta Como, Fernanda Speranza, Rita Roberti, Generoso di Meo, Candida Carrino, Daniela Faraone, Fabrizia Krogh e tanti altri che si sono trattenuti tra le mura dell'antica dimora per discorrere con la stilista amica di Carla Fracci e parte attiva di un vero e proprio manifesto della moda italiana che l'ha sempre vista al fianco dei più grandi nomi delle passerelle. 

«Quando io ho aperto - ha raccontato la Curiel - eravamo tutti amici con Giorgio Armani, Gianni Versace, Missoni. Era un bel periodo. Feci lo stage in Francia da Balmain, ma alla morte di mio marito mi sono ritrovata di colpo sola con due figli piccoli e così, nell’82, ho investito sul mio bagaglio culturale e ci ho provato : ho iniziato a fare degli omaggi ai grandi dell’arte, in un percorso tanto affascinante quanto faticoso perché c’era sempre tanto da studiare. Poi ho fatto tutti i Paesi, nonché gli intellettuali come Proust, Cajkovskij ed altri. Ma il vero motore della mia vita e della mia carriera è stata mia figlia, glielo devo al mllle per mille»

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