Un magma legnoso invade il Prac
con l'Orogenesi di Marco Stefanelli

Un magma legnoso invade il Prac con l'Orogenesi di Marco Stefanelli
di Cristina Cennamo
Mercoledì 26 Maggio 2021, 12:11
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Appuntamento dalle 11 alle 21 domani  27 maggio per  «Orogenesi», la  personale di Marco Stefanelli che sarà inaugurata presso gli spazi della Galleria P.R.A.C. Piero Renna Arte Contemporanea.

Per la prima volta a Napoli, l’artista e designer torinese porta nella Galleria di Via Nuova Pizzofalcone la sua personale visione dell’arte, della vita, del mondo.

Classe 1974, dal 2006 Stefanelli sperimenta materiali con poetiche diverse: la plasmabilità delle resine, la natura organica del legno, la malleabilità del metallo. La ricerca sui cementi e i pigmenti durante il lungo soggiorno napoletano l’hanno portato a una rappresentazione più astratta dello spazio, con evidenti influenze e contaminazioni cromatiche.

La rappresentazione del mondo e delle forze che lo governano in una scaglia nera, eco di una primigenia eruzione vulcanica. La superficie si piega e si faglia, si comprime, crea picchi e avvallamenti, canali, costoni, colline. Le forze telluriche sommerse, generate da una spinta che forma, deforma e modella, danno origine a un’onda materica e plastica.

La materia stampata possiede la memoria del legno a rappresentare il mondo vegetale che con le sue radici invade e pervade il terreno, tenendo insieme il tutto.

Il colore, elemento di artificio, irrompe e traccia il confine netto di tutto ciò che non è naturale: racconta l’intervento dell’uomo, la razionalità e la pulsione al controllo sull’apparente caos del mondo.

Dalla ricerca su cementi resine e pigmenti nascono i lavori in mostra: elementi vibranti che prendono la loro tessitura dalle assi di legno, su cui vengono mescolati ed impastati, riprendendone le venature, i nodi.

Le sei sculture e i lavori su carta di vari formati esposti alla Galleria P.R.A.C., riportano questo magma legnoso spezzato dal pigmento. Per la prima volta a Napoli, l’artista e designer torinese porta nella Galleria di Via Nuova Pizzofalcone la sua personale visione dell’arte, della vita, del mondo.

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