Vallanzasca si tiene i soldi di libri e film: nessun risarcimento per il poliziotto ucciso

Vallanzasca si tiene i soldi di libri e film: nessun risarcimento per il poliziotto ucciso
di Salvatore Garzillo
Mercoledì 9 Novembre 2016, 09:20
2 Minuti di Lettura
La storia che il crimine non paga è una bufala. Renato Vallanzasca avrebbe incassato 400mila euro per il film diretto da Michele Placido e per due libri sulla sua vita. Soldi che il ministero dell'Interno ha chiesto come risarcimento mai versato di oltre 425mila euro (compresi interessi legali) a seguito della condanna all'ergastolo emessa dalla Corte d'Assise di Firenze nel 78 per l'omicidio dell'agente della polizia stradale Lucchesi, dopo un'evasione dal carcere.

Il bel Renè fregò tutti all'epoca e anche ora, visto che il giudice del tribunale civile di Roma ha stabilito che lo Stato non ha alcun potere su quei soldi incassati da Vallanzasca e da sua moglie Antonella D'Agostino. Questo perché «dalla documentazione e dagli accertamenti patrimoniali non emergono elementi univoci idonei a dimostrare che metà delle somme pagate alla D'Agostino fossero riscosse in nome e per conto del Vallanzasca, in quanto dai bonifici bancari e dalle copie degli assegni non emerge la causale dei pagamenti».

I due, il 29 luglio 2009, hanno sottoscritto una scrittura privata «con la Cosmo Production srl» con cui «cedevano alla società tutti i diritti di utilizzazione economica in campo cinematografico e televisivo legati a due libri da loro redatti e i diritti alla utilizzazione della loro immagine e dei loro nomi». Il prezzo era 400mila euro, di cui oltre 278mila «erano già stati versati prima della stipula del contratto», tra il 2006 e il 2010. La D'Agostino ha infatti detto che i soldi «erano dovuti alla propria attività di collaborazione».
© RIPRODUZIONE RISERVATA