A Nisida il concorso letterario per detenuti: vince l’ex narcotrafficante citato da Saviano

A Nisida il concorso letterario per detenuti: vince l’ex narcotrafficante citato da Saviano
di Francesco Gravetti
Sabato 6 Ottobre 2018, 16:01
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Sono stati 123 gli elaborati arrivati dalle carcere di tutta Italia per il concorso letterario “Carlo Castelli” riservato ai detenuti. Il premio è promosso dalla Società San Vincenzo de Paoli con la collaborazione del Ministero della Giustizia (dipartimento per la giustizia minorile e di comunità), dell’istituto penale per minorenni di Nisida e della Fondazione Fabbrica della Pace e con il patrocinio del Comune di Napoli e del Csv Napoli. Quest’anno la cerimonia di premiazione si è tenuta al centro europeo di studi dell’istituto penale minorile di Nisida: condotta dalla giornalista Alessandra Ferrario, erano presenti consiglieri comunali, esponenti del terzo settore, in particolare del volontariato, avvocati penalisti,  magistrati e pedagogisti. Dopo il premio si è tenuto anche un convegno dal titolo “Strade sbagliate, vie alternative”, con vari interventi tra cui quello di Vincenzo Spadafora, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega alle Pari Opportunità. Tre i vincitori, premiati dalla giuria presieduta dal giornalista Luigi Accattoli: il primo premio, per il testo “La mia via”, è andato Massimiliano Avesani, ex trafficante di droga detenuto a Tempio Pausania, citato anche da Roberto Saviano nel suo libro “Zero, zero, zero”. Avesani ha scelto la via del recupero attraverso la letteratura: “La scrittura nel carcere è fondamentale per cristallizzare il proprio pensiero e raggiungere la consapevolezza della propria doppiezza”, ha detto l’ex narcos a Nisida. I partecipanti all’evento hanno avuto modo di mangiare le pietanze preparate dai ragazzi dell’associazione “Monelli tra i fornelli”, che attua percorsi di inclusione tra i giovani dell’istituto penale minorile napoletano.
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