Da Napoli l'allarme dell’associazione Forum Lex: «Troppi atti suicidari tra gli adolescenti»

Da Napoli l'allarme dell’associazione Forum Lex: «Troppi atti suicidari tra gli adolescenti»
Lunedì 25 Gennaio 2021, 16:49
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«Dall’inizio dell’emergenza sanitaria - racconta da Napoli la criminologa investigativa Iolanda Ippolito – gli adolescenti stanno soffrendo moltissimo e si moltiplicano le vittime di violenza assistita, maltrattamenti e abusi, amplificati dalle conseguenze sociali ed economiche del Covid. Ci troviamo di fronte a soggetti che hanno una grande fragilità e possono quindi facilmente essere influenzati da social network che spingono a sfide sempre più impegnative e pericolose. Vengono così indotti ad atti autolesionistici che possono arrivare fino al suicidio, quale espressione di un tentativo disperato di recuperare una forma di controllo di se’ e delle proprie azioni, perché non riescono piu’ a sopportare la propria sofferenza psichica. Il cutting, secondo il Journal of Child Psychology and Psichiatry, è una pratica che offre un forte eccitamento emotivo momentaneamente foriero di illusorio benessere.

Tendenzialmente nascosta dai ragazzi e purtroppo sottovalutata dagli adulti, è diventata la pratica più diffusa. E’ quanto accaduto a Claudia,di anni dodici, nome di fantasia, vittima di violenza domestica esercitata dal padre sulla madre e su di lei per tutti gli anni della convivenza familiare, fino a quando il padre è stato condannato dalla competente Autorità Giudiziaria.

Mi sono occupata personalmente di questo caso con il mio team di professionisti dell’Associazione Forum Lex. Su disposizione del Tribunale Per i Minorenni Claudia aveva iniziato un percorso psicologico presso una struttura sanitaria, chiusa causa lockdown .

La nostra impostazione deontologica non permette di disinteressarsi di un caso grave anche dopo averlo condotto in una situazione di tutela, pertanto, anche dopo la risoluzione giudiziaria del caso di Claudia, in piena pandemia ha continuato a monitorare la sua situazione.

Proprio una di queste operazioni di monitoraggio ha consentito di attivare una procedura di urgenza per Claudia, dalla cui messaggistica whatsapp emergevano segnali di pericolo per la sua vita.

Grazie alla fiducia che Claudia nutriva nei nostri confronti e con il consenso della madre abbiamo organizzato subito un colloquio psicologico nel corso del quale la bambina ci ha mostrato tagli sugli avambracci e disegni horror che esprimevano angoscia e terrore… In questi disegni aveva utilizzato come colore il suo stesso sangue

Ci siamo subito attivati per trovare una struttura di neuropsichiatria infantile sulla base di una certificazione di urgenza del pediatra. Ma nessuna struttura si è resa disponibile. Si era verificata la necessitò del ricovero, ma si era riferita l’assenza di posti letto.

Quanti altri casi sfuggono alla nostra attenzione?

Si tratta di una vera e propria emergenza, se pensiamo che il numero dei tentati suicidi e di casi di autolesionismo sta aumentando in maniera esponenziale. I disturbi psicopatologici di bambini, preadolescenti e adolescenti passano purtroppo in secondo piano, eludendo ogni forma di tutela. E’ fondamentale più di ogni altra cosa mettere al centro del dibattito politico non la poltrona, ma questi minori con azioni che possano dare attuazione ai loro diritti. Naturalmente l’ascolto di un bambino o di un adolescente è un’ attività particolarmente complessa e per questo richiede professionalità specialistiche. Di fondamentale importanza è dunque il potenziamento di un rete sanitaria territoriale che offra un servizio continuativo H\24 su tutte le discipline legate al disagio minorile in tutta la sua fenomenologia» conclude Ippolito. 

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