Affido culturale, prorogato il progetto per le famiglie in povertà educativa

Il programma ideato dall'impresa sociale "Con i bambini" col Pio Monte della Misericordia coinvolge 1000 famiglie italiane

Affido culturale
Affido culturale
di Giovanni Chianelli
Mercoledì 3 Maggio 2023, 16:44
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L’idea è semplice ed efficace: genitori che abitualmente frequentano cinema, teatri, musei o librerie coinvolgono in attività culturali famiglie che, per motivi diversi, si trovano in povertà educativa. Si chiama "Affido Culturale" ed è un progetto nazionale ideato dall’impresa sociale Con i Bambini e promosso inizialmente a Napoli, Roma, Bari e Modena - dov’è nato grazie al partenariato guidato dal Pio Monte della Misericordia – e poi per “gemmazione”, come ricordano gli organizzatori, anche a Milano, Teramo, Cagliari, Arezzo, Andria, Palermo e tra poco a Venezia. È partito nel 2020, in seguito ai primi lockdown, e in due anni ha raggiunto 1000 famiglie che vivono in aree a rischio tra cui, per il territorio partenopeo, luoghi come Scampia. 60 fruizioni culturali sviluppate per ogni patto educativo e una forte adesione, specie dei nuclei che soffrono disagio. La bella notizia è che questo scambio è stato appena prorogato di 6 mesi, così “Affido Culturale” prosegue fino a dopo l’estate.

La richiesta della proroga, accolta da "Con i Bambini", soggetto finanziatore di "Affido Culturale" nell’ambito del fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile, è giunta a gran voce direttamente dalle famiglie coinvolte: “Le nostre famiglie avranno la possibilità di recuperare il tempo che la pandemia ha sottratto loro, quando i contagi, le quarantene e le chiusure delle attività culturali impedivano la possibilità di portare avanti il progetto con i ritmi che avevamo previsto in fase di progettazione” evidenzia Ivan Esposito, responsabile nazionale del progetto.

Le cose sono cambiate in fretta, raccontano i responsabili. La prima sfida era vincere la diffidenza delle famiglie in povertà educativa costruendo una motivazione lì dove emergevano ostacoli logistici, di tempo, di abitudine alla fruizione culturale.

Ora invece la richiesta è partita dagli stessi destinatari dell'iniziativa: «Le famiglie hanno visto il bello e il desiderio di poterlo raggiungere» racconta Nunzia Ruggiero, componente di "Con la Mano del Cuore", il sodalizio che ha coordinato le uscite culturali delle famiglie di Scampia. «Affido Culturale ha creato una comunità di persone su cui contare per attivarsi nella ricerca e realizzazione di esperienze nuove, e l’obiettivo è che le famiglie del progetto imparino a sperimentare anche l’autonomia della fruizione culturale».

Il meccanismo che alimenta le fruizioni culturali è originale e innovativo: sono finanziate da una dotazione di “e-ducati”, una moneta virtuale solidale, con cui pagare i biglietti di accesso a luoghi della cultura convenzionati ad hoc. Le transazioni in e-ducati viaggiano su una app dedicata che facilita il monitoraggio finanziario e delle attività. Poi c’è la diffusione: in poco più di due anni il progetto si è ampliato da 4 a 11 città, da Nord a Sud passando per le isole. Adesso ci sono a disposizione ancora sei mesi e questo tempo servirà a completare l'opera di disseminazione del progetto in ulteriori città. Esposito conclude: «Il lavoro di disseminazione dimostra come da un lato c'è un problema di diffusione di fruizioni culturali dei bambini che riguarda tutte le arti: dalla musica, al teatro, alle arti figurative e include in qualche modo anche le scienze. Dall'altro lato dimostra che la formula dell'Affido Culturale è leggera dal punto di vista organizzativo e molto efficace da quello relazionale e psicopedagogico. E proprio per questo Affido Culturale continuerà a gemmare in tutta Italia».

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